sabato 30 novembre 2019

Natale a Thompson Hall (e altri racconti) di Anthony Trollope


Natale a Thompson Hall
(e altri racconti) 
di Anthony Trollope




Trama
«Non preciserò l'anno esatto per evitare che i più curiosi indaghino sulle circostanze di questa storia, venendo così a conoscenza di dettagli che non desidero siano divulgati». Ecco come Anthony Trollope, uno dei grandi vittoriani assieme a Dickens e Thackeray, introduce i lettori nel suo piacevole, riposante conversare. L'immagine che offre è quella di un arguto signore che riferisce intricati fatti altrui come se non fosse lui ad inventarseli, ma ne venisse informato solo grazie a precisi rapporti, anche un po' pettegoli. E la nascosta perfidia, che insinua dentro la tolleranza verso i difetti di tutti, è forse più percepibile a noi posteri che non ai suoi contemporanei. In questi racconti la lente dell'analisi sociale si concentra di più sulle classi dei piccoli possidenti. Specialmente sulle donne, che erano le sue grandi lettrici. La signora Brown (Thompson da nubile) è entrata per errore nella stanza di un estraneo mentre dorme, applicandogli in viso un unguento destinato al marito: da qui un catastrofico sviluppo di complicazioni. Il giovane Maurice ha detto, per leggerezza, che il Natale è una noia e questo, la pia Isabel, che lo ama alla follia, non potrebbe accettarlo. Elizabeth è convinta che una brava ragazza non può essere felice, per questo rifiuta il suo adorato Godfrey. E altri quadretti, tutti ambientati nel Natale, che rappresentano senza ammetterlo com'era inutilmente arzigogolato essere donna e per bene in età vittoriana.

Pagine libro: pag. 212
Titolo originale : Christmas at Thompson Hall and other Christmas stories
Traduzione italiana: Chiara Rizzuto

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Senape. Tutto il primo racconto di Natale ruota, che ci crediate o meno, attorno a un barattolo di Senape e un fazzoletto incriminato.

La signora e il signor Brown devo andare dai Thompson per passare le feste assieme, dato che la lontananza è probabilmente la pigrizia, li aveva tenuti lontani da Londra, e quel Natale era importante dato che la sorella della signora Brown doveva far conoscere a tutti il presto e futuro marito a chiunque della famiglia.

Il racconto è alquanto divertente e fa vedere come una situazione di quiete e noia possa diventare un disastro di etichette vittoriane e dell'ego delle donne dell'epoca che sovrasta la scena con il voler apparire in una determinata maniera, celandosi dietro i buoni costumi e le buone maniere.

Alla fine si arriverà per un soffio a Thompson Hall, ma non senza un buffo e assurdo aneddoto che vede coinvolti sia i Brown che un "misterioso" giovanotto al quale toccò per disavventura un impacco di Senape destinata al signor Brown....

Lascio a voi il piacere di questo racconto, a cui seguiranno altre quattro narrazioni riguardanti la vigilia del 24 dicembre e il giorno di Natale:


  1. Natale a Kirkby Cottage in cui si ha una curiosa visione di come l'amore alla fine non sia scontato e non sia solo affare della prima impazienza di una bocca femminile, ma al contrario, possa essere un fiammella piena di novità portate dalla schiettezza di una conversazioni. Una semplice frase presa e interpretata per ciò che non è.  "Dopo tutto, il Natale é una noia " sarà la frase iniziale che darà vita a questo racconto in cui la bontà alla fine avrà il sopravvento sulle piccolezze della vera noiosità a cui si riferiva il giovane che l'ha espresso. 
  1. Il ramo di vischio é incentrato sull'amore represso, indotto al tacere, che si scontra contro l'epoca in cui una donna doveva per forza  donare il suo cuore ed essere devota al marito, ma la nostra Bessy non era in accordo e dunque prese la decisione di soffrire, piuttosto che ammettere il suo amore e lasciare che questo la segnasse per la vita. "Io non penso che ogni donna debba essere come l'edera, che segue la direzione di ogni ramo dell'albero sul quale si abarbica. Se lo fa quale mai potrà essere il suo carattere!?" 
  2. I due generali - una storia di Natale della guerra in Kentucky ci porta a incontrare due fratelli, divisi per ideali in una delle guerre che vedeva l'america de sud in lotta con quella del nord e il Kentucky nel mezzo di tutto ciò.  "La minaccia era stata come un'imprecazione senza significato: l'arma più pronta per la passione quando la passione è impotente" 
  3. Neanche per sogno  è la conclusione di questo libro che insegna come l'ascolto vero sia più importante dell'interpretazione personale a ciò che diamo noi. E non vi è frase detta, più appropriata di quell detta in questo fimo racconto "Come diavolo fa un uomo ad andare d'accordo coi suoi parenti, se non può dire neanche una parola ad alta voce!?“

In conclusione posso affermare che questo libro è davvero brillante nel porci vicende quotidiane, quasi come un racconto riportato da un amica, cronache sentite e riportare in un contesto divertente, pungente, riflessivo e a volte pungente come ci si aspetta in quell'epoca vittoriana.
Ogni storia ci riporta al Natale, alla quasi conclusione di un anno, in cui è bene stare con chi si ama, festeggiando con parenti e amici,  cercando di regalare una nuova promessa di comprensione e generosità verso il prossimo senza sottostare all'ego o ciò che gli altri vorrebbero, ma semplicemente per essere gentili di cuore.


È davvero strano a pensarci come le emozioni delle donne di quell'epoca alla fine che si voglia o meno siano anche (se in maniera differente per l'epoca in cui siamo) rimaste intatte.
Ci sono film come il classico "Via col Vento"  che mi riporta al cuore quanto mi stesse antipatica Rossella con il suo amor straziante e lo stesso tempo la sua civettuoleria e dovuta prepotenza... Oppure Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento,  Il Conte di Montecristo, il Gattopardo.. Insomma un sacco di situazioni in cui le donne  volte sono più personaggio che loro stesse e quindi l'imposizione di etichetta, della l società, impone loro mentalmebte di non poter uscire dagli schemi..
E quando il cuore si espone, vedono come un debolezza anche solo la spontaneità con cui l'amore arriva: a volte esagerando, a volte rifiutandolo per far scenette madre e etiquette campate dalla società.
Molto molto interessante, specie per il periodo natalizio in cui tutte queste storie si manifestano, tra ritrovi e cene familiari.



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