lunedì 8 luglio 2019

LE NEBBIE DI AVALON Seconda Parte ( Il ciclo di Avalon) di Marion Zimmer Bradley


LE NEBBIE DI AVALON 

Seconda  Parte
( Il ciclo di Avalon) di Marion Zimmer Bradley







Trama: Fuggita da Avalon dopo aver scoperto le orribili macchinazioni della Dama del Lago, Morgaine è decisa a non essere una docile marionetta nelle mani di Viviane. Non immagina che il figlio che ha affidato a sua sorella Morgause diventerà un giorno lo strumento della distruzione del padre. Ma la sua anima non trova pace nemmeno quando torna a Camelot, alla corte di Arthur e di Gwenhwyfar. Perché il suo destino e quello dell'infelice regina sono legati, e l'ostilità che le divide segnerà irrimediabilmente il futuro della Britannia e di Avalon. Mentre i cavalieri della Tavola Rotonda lasciano Camelot per intraprendere la loro sacra ricerca e Taliesin, il Merlino, lancia i suoi sortilegi per influenzare le sorti del regno, l'Isola Sacra scivola inesorabilmente nelle nebbie impenetrabili del ricordo. Finché il velo tra il vecchio e il nuovo mondo e tra l'antica religione e la nuova non reclama infine la sua vittima più illustre.
Pagine Libro: 554
Traduzione Italiana: Flavio Santi
Titolo Originale: The mist of Avalon

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''In te vivono le dinastie  regali e druidiche di queste isole e, 
se ne sarai degno, ti aspetterà un grande destino.
Ma dovrai meritartelo.
Il sangue reale da solo non basta a fare un re:
egli deve possedere coraggio,
saggezza e lungimiranza.
Ascoltami,
 Gwydion:
colui che porta il drago può essere  più re di chi siede al trono.
Perchè il trono si può ottenere con la forza delle armi,
con l'astuzia o,
come fece Lot, 
nascendo nel letto giusto del re giusto.
Ma il Grande Drago si può conquistare unicamente con i propri sforzi,
 e non solo quelli fatti in questa vita ma anche in quelle precedenti.''

Ho deciso di iniziare con questo bellissimo discorso di Viviane al figlio di Morgaine, Gwydion.
A pag.32 vediamo infatti il giovane confrontarsi con la  Dama del Lago su ciò che Avalon può offrirgli in cambio della sua lealtà.
Nel corso degli anni, Morgause  crebbe Gwydion come fosse un figlio e lui l'avrebbe sempre e comunque amata come unica madre,  e crescendo fu portato a studiare dai Druidi di Avalon sapendo perfettamente la verità sulla sua nascita e del peso della sua discendenza sui due mondi.

Nel frattempo a Camelot, per un susseguirsi di eventi,  Morgaine  fu costretta a rivelare ad Arthur di aver avuto un figlio quella notte in cui tutti e due furono iniziati alla Dea e al Dio..


Dovete sapere che a corte, in quegli anni andò a viverci anche la cugina della regine, Elaine, la quale innamorata persa per Lancelet chiese a Morgaine di far sì di poterlo possedere e far di lui suo marito... Morgaine non potè opporsi, perchè sapeva era l'unica maniera per poter  sistemare il dolore che si era creato tra Lancelet, Gwenhwyfar ed Arthur....o almeno, provarci.

E fu così che Elaine ebbe Lancelet, per pochi attimi, quelli giusti, lui la crebbe la sua regina e furono beccati in flaglante, così che per riparare al ''danno'' lo stesso Lancelet, la prese in moglie.

Con il passare del tempo Gwenhwyfar cominicò  covare molto rancore..  non poteva avere figli e Arthur decise che un domani il figlio di Lancelet sarebbe succeduto al suo trono come parente più prossimo.
Da pag. 133 si legge infatti come la regina data la sua sterilità sia entrata in un giro di pensieri altamente logoranti dato non poteva dar eredi al suo re.
Ma in tutto questo le tornò alla mente quando disperata, nel non poter procreare, andò dalla cognata (Morgaine) e le chiese di aiutarla ad avere un figlio, tramite un talismano, anche se il figlio lo avesse avuto da un altro... 
Gli avvertimenti sui giri che la mano della Dea svolgeva non impedirono alla cocciutaggine di Gwenhwyfar, di aver la meglio  e alla fine si ritrovò  nel letto assieme a suo marito ed al suo migliore amico.

Vorrei soffermarmi un attimo qui, perchè in tutto questo nel libro, l'autrice ci da modo di comprendere come l'amore di Arthur per Lancelet e l'amore di Lancelet per Arthur durante il rapporto a tre, venne fuori.. tanto da turbare Gwenhwyfar che si accorse di questo.
La decisione disperata di Arthur fu dettata dall'amore che provava nei confronti di entrambi.. da un lato l'amico che nel suo cuore c'era sempre stato, il suo migliore amico, e dall'altra parte, la consorte che aveva imparato ad amare e a cui non riusciva a dare un figlio... questo dolore lo portò a desiderare di poter amare entrambi e lasciare a suo modo che entrambe quelle persone si amassero, per riuscire ad avere il dono di dare alla regina un figlio.. e un erede a Camelot... però tutto questo con lo scorrere del tempo, divenne un desiderio che logorò Gwenhwyfar perchè vide cosi suoi occhi come  l'amore poteva essere diverso da ciò che i preti e la sua vita le ha indottrinato: vide il peccato.
Io non vi vedo il peccato, ma un amore terribilmente triste, una sorte che si cercò di alleviare con l'unione di tre cuori.. e un unico desiderio, possedersi tutti e 3 senza preoccuparsi di altro.
Dopo questo fatto vi fu sempre il silenzio, ma Lancelet dal nulla, confessò  a Morgaine come lui stesso  si fosse accorto  che in quella situazione, lui bramava anche Arthur, come il contrario, e se ne sentiva profondamente in colpa nei confronti di Gwenhwyfar...


Purtroppo Gwenhwyfar  portata alla gelosia  e alla rabbia  per questo ricordo e per il fatto che  Lancelet  era oramai marito di sua cugina, e sopratutto era certa fosse colpa di Morgaine,  decise di lamentarsi con Arthur...
Il primo passo fu mettergli in testa che  avevano peccato  gravemente, e Dio li stava punendo...
Il secondo passo fu quello di dirgli che quella volta fece molto di più l'amore con Lancelet che con lei...
Il terzo passo fu quello di farsi bella agli occhi  di Arthur dicendogli che era ovvio Dio li stesse punendo, perchè lui in realtà  poteva benissimo procreare dato che anni fa  divenne padre..ma che probabilmente per la sua condotta Dio stava punendo lui su di lei...
Tutto questo lasciò  Arthur sgomento e incredulo, tanto che volle avere un colloquio  con Morgaine in cui Gwenhwyfar avrebbe dovuto ripetere il tutto...
Morgaine se ben colta di stupore, rivelò ad Arthur come durante  l'incoronazione sull'Isola del Drago  dello stesso,  fu dato un figlio al Dio Cervo, tramite la Dea.... 

Arthur li capì ogni cosa, capì come lui e Morgaine se pur ignari quella notte, di chi fosse chi, ebbero avuto un erede ... e scoprì il suo nome era uguale al suo, Gwydion.

Arthur in quegli anni lasciò andare la promessa fatta all'incoronazione sull'Isola del Drago.. perchè oramai anche se si accompagnava ad Excalibur.. ereggeva pace e dominio solo con la Croce cristiana..  e anche se gli fu rivelato di aver un erede legittimo al trono, degno, più degno di tutti perchè nato dalla stirpe diretta di Avalon.....bè, la sua regina gli aveva fatto il lavaggio del cervello ed ora era chiaro e palese, stesse egli stesso abusando dei favori di quella spada sacra...

Viviane e il Merlino durante una festa, andarono a Camelot per ricordare quelle promesse.. per ricordare al Re ciò che la stessa Viviane insegnò a Gwydion anni prima : un giuramento ad Avalon è sacro, e se viene infranto bisogna subirne le conseguenze, perchè come Avalon aveva messo sul trono il re, quel re poteva anche esser fatto scendere e messo in ombra .

Fu però un tragedia che riecheggiò negli anni a venire e nella stessa via scelta da Morgaine ciò che avvenne in quel giorno.... Viviane sotto i suoi occhi e sotto gli occhi di tutta la corte venne assassinata, segnando le future azioni della giovane sacerdotessa..

Il Merlino che oramai altri non era che Kevin, decise contro ogni logica di far seppellire la Dama del Lago su suolo cristiano.. e potete solo che immaginare il dolore lancinante che trafisse nuovamente la memoria di una donna così importante per Avalon, che la stessa Morgaine ribolliva di rabbia. E non credo abbia mai smesso ...

Tra le pagine di questa storia a un certo punto però Morgaine sembrava aver trovato qualcuno che potesse completarla, facendola sentire donna, non solo sacerdotessa... e quel qualcuno era Accolon, un figlio di Avalon.. iniziato all'antica religione. Figlio di Uriens,  re del Galles del Nord. La famiglia 
In quelle terre il cristianesimo non era ancora un male indelebile, e vi era una speranza di poter far vivere ancora a lungo il ricordo delle antiche tradizioni, delle origini dell'uomo.. 
Purtroppo ci fu un malinteso, e Arthur la promise in sposa alla persona sbagliata... 
Disse il cognome giusto, ma quando Morgaine accettò, credette nel nome sbagliato....
Si era promessa ad Accolon accettandolo come sposo, ma quando Arthur gli parlò di aver deciso di accettare la proposta di matrimonio che gli era giunta alle orecchie, intendeva quella di Uriens, il padre di Accolon..
Morgaine credeva che Accolon avesse fatto in tempo a proporsi ma il padre, ignaro dei sentimenti del figlio, fu più lesto.... 


Le riaffiorò alla mente un ricordo di Avalon,
un episodio a cui non pensava da anni.
[..]
 ''Se volete vivere secondo il volere degli Dei,
cercate ciò che si ripete in eterno,
perchè questo è il loro messaggio,
la lezione karmica che dovete imparare in questa reincarnazione. 
Cercate ciò che continua a ripetersi fino a che non diventa parte integrante
della vostra anima e del vostro spirito immortale''
Che cosa si ripete per me?!
Tutti gli uomini che aveva desiderato erano anche suoi parenti stretti 
[..]
Sono parenti troppo stretti soltanto secondo le leggi dei Cristiani che vogliono governare questa terra con una nuova tirannia..
 per controllare mente, cuore ed anima di tutti quanti. 

pag.180

In tutto questo però bisogna tornare un poco indietro, al momento in cui Morgaine esaudì il desiderio di Elaine: in cambio di quel compimento , ella avrebbe dovuto consegnare e dunque far allevare ad Avalon, la sua prima figlia femmina concepita con Lancelet. 
Lancelet ebbe dei figli tra cui Galahad, il primo genito che Arthur nominò suo erede al trono, e che portava lo stesso nome originale di Lancelet.... tra i suoi figli vi fu anche lei, Nimue appunto, che fu portata ad Avalon dalla stessa Morgaine quando era ancora piccina.
Nimue era predisposta a  vivere come una sacerdotessa perchè amava profondamente l'arte, era curiosa e metteva sempre in dubbio quello che dicevano i preti.. decisamente, una figlia della Dea.

Morgaine riuscì a tornare ad Avalon con la piccola, riuscì a farsi spazio tra le nebbie ai cancelli di Avalon e a tornare a casa, dopo moltissimi anni... perchè la Dea l'aveva perdonata per essere  fuggita dal suo destino, capendo che ora lo aveva accettato ed era quasi pronta per tornare e succedere alla Dama del Lago...
Al momento, al posto suo vi era un altra sacerdotessa, che era anche l'innamorata ed amante di suo figlio Gwydion: Niniane.

Ognuno avrà un importante parte negli eventi che si suggeguiranno da qui in poi...
Ma in tutto questo chiaro come ciò che leggiamo, Morgaine dovrà portare a termire ciò che non riuscì a fare Viviane, e togliere ad Arthur la spada sacra... dato che come ultimo scempio, giurò solo ed unicamente in nome del Cristo, con Excalibur, la pace coi sassoni.

Cari lettori ciò che Arthur fece, fu assolutamente patetico secondo me... perchè negò completamente ciò che era, e il fatto che al mondo potessero esistere più credi, solo per compiacerne uno, che tra le altre cose sopprimeva e voleva far morire tutto il resto... cosi che le persone potessero essere soggiogate, e messe a tacere per sempre dentro una gabbia fatta  di peccato.. senza più la libertà di poter amare e credere  a ciò a cui più si sentivano appagati.
Far dimenticare... è un qualcosa di terribile.Veramente terribile a mio dire... perchè non lascia scelta, lascia lacune e in più inganna. 

Durante un Solstizio d'Estate, nella terra del Galles del Nord, Morgaine e Accolon  ritrovarono se stessi e la speranza di poter riuscire  ad amarsi come una donna ama un uomo, come un re ama la sua regina, come la Dea ama il suo Dio...  ma le sventure sono sempre una prova tremenda per la nostra anima, specie quando molte volte, prima di ascoltarla si è errato, negando ciò che stava accadendo..

''Mentre giacevamo sotto le stelle di quel Solstizio d'estate,
capii che non avevamo fatto solo l'amore,
ma compiuto un atto magico di straordinario potere''

pag.186

La vita scorre e anche Gwydion oramai uomo, ha deciso il suo destino, con idee ben precise, se pur amare su quanto alla fine avrebbe voluto  probabilmente essere amato e cresciuto dai suoi genitori, anche se alla fine aveva accettato il suo fato, e amava Morgause come fosse sua madre.
Gwydion come dicemmo molto prima fu addestrato dai Druidi, ed era fedele ad Avalon ed alle sue leggi, tanto che con l'astuzia garbata di un cavaliere, si fece ammettere alla corte della tavola rotonda proprio come cavaliere e si prese la sua investitura sfidando Lancelet a un ''duello amichevole'' davanti a tutti durante dei giochi... si guadagnò  così il suo nome da cavaliere: Mordred.

Un discorso toccante per me fu quello che lo stesso fece poco dopo  aver conosciuto di persona  Morgaine, quando la stessa portò la piccola di 5 anni , Nimue da Niniane per essere istruita alle leggi delle antiche tradizioni, ve lo riporto: 


'' La odi così tanto Gwydion ?''
''Non so cosa provo, 
mi sembra contrario ai voti di Avalon odiare i miei genitori..
Vorrei essere  cresciuto a corte come figlio e seguace di mio padre,
non come il suo più acerrimo nemico... [...]
Sono stanco madre, 
stanco di combattere,
e so che lo è anche Arthur,
ha portato la pace in queste isole, 
dalla Cornovaglia a Lothian.
Non voglio pensare che questo grande uomo,
questo grande re è mio nemico e che per il bene di Avalon dovrò condurlo alla morte o al disonore.
Preferirei amarlo,
come tutti.
Vorrei vedere Lady Morgaine come mia madre, 
lei,
non tu,
vederla come la donna che mi ha partorito e non come  la grande sacerdotessa alla quale ho giurato  di obbedire ciecamente.
Vorrei che fosse mia madre,
non la Dea.
Vorrei che quando Niniane giace tra le mie braccia,
fosse soltanto la donna che amo per il uso dolce viso  e la voce soave..
Sono stanco di Dee e Dei ..
vorrei essere soltanto figli otuo e di Lot ,
nient'altro..
Oh,
sono così stanco del mio destino''
pag.266


Il fato era quasi giunto, Morgaine sotto la benedione della Dea avrebbe agito nonostante  il terrore di ciò che la Vista le offriva sempre più spesso oramai...ma non ci riusciva, era sempre lei a perdere ciò che amava, senza poter compiere ciò che Viviana doveva concludere.

Excalibur era diventata  l'anima e l'essenza stessa del suo regno. 
Se non fosse stato così,
se fosse stata soltanto una spada, 
lui l'avrebbe restituita ad Avalon senza esitazione e se ne sarebbe fatta forgiare una ancora più forte e più resistente..
ma Excalibur era il simbolo definitivo,
visibile a tutti,
del suo potere di Sommo Re.

O forse, è la spada che si è legata all'anima di Arthur e alla sua sovranità,
e mi ucciderà per volontà propria se cercherò di sottrarla a lui...

pag 390



Da qui in poi le prossime pagine decideranno tutto.. o forse, non faranno che evidenziare, portando alla luce, eventi più grandi di noi, disegni di futuro lasciato nelle mani di tutti...
Ma di certo una cosa è da tenersi stretta: la fiducia che abbiamo nei nostri cuori che non siamo sbagliati.
Qualunque sia il nostro credo, è giusto seguirlo, ma va ricordato che  nessuno deve denigrare qualcosa di diverso, specialmente se più antico dell'uomo stesso...
Siamo liberi di sentire in cuore ciò che vogliamo e arrivare ognuno nello stesso identico luogo finale, con strade diverse, ma sempre con amore, rispetto e felicità.
Per molti sono contraddizioni, ma non è così per tutto ha un senso.. e alla fine ognuno lo capirà.

Buona lettura di cuore