venerdì 14 giugno 2019

I Simboli Celti di Sabine Heinz

I Simboli Celti

 di Sabine Heinz




Trama:  I Celti avevano una visione della vita e del mondo assai distante da quella odierna. Popolo antico e misterioso, il suo modo di vivere e la sua cultura si perdono nelle nebbie del passato, mentre i simboli, giunti fino ai nostri giorni, si possono ancora scoprire su edifici, gioielli o sculture. L'ampia panoramica della simbologia celtica qui presentata getta nuova luce sulla preziosa eredità di questa antica tradizione. Ogni simbolo viene descritto nei suoi tratti essenziali, unito a un breve racconto e a un collegamento pratico con la vita di tutti i giorni, lasciando intravedere nuovi orizzonti di comprensione e saggezza.

Titolo originale :Symbole Der kelten
Pag. 295
Traduzione italiana:Gabriella Balzaro

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Molte delle simbologie di questo libro sono un arricchirsi di parti della nostra mente, e Sabine è stata molto abile nel  riportare , in maniera ridotta per ogni simbolo, ma anche dettagliata nell'importanza della simbologia tutto ciò che dobbiamo di base sapere... Con parecchi spunti per simboli animali, numerici, varchi di pietre, oggetti, festività e tantissimo altro.
Ottimo per studi personali

"la quercia è veloce, dinnanzi a lei tremano cielo e terra. Essa è un valoroso custode della porta contro il nemico. Il suo nome è un sostegno" 


lunedì 10 giugno 2019

Piccola Grande Isola di Bill Bryson

Piccola Grande Isola 

di Bill Bryson

                                         


Trama:A vent'anni da "Notizie da un'isoletta", Bill Bryson parte per un nuovo viaggio attraverso la Gran Bretagna. Questa volta si inventa un percorso che è anche una sfida: la Bryson Line, la linea retta più lunga che si possa tracciare tra due località britanniche, partendo dal suo estremo meridionale, Bognor Regis, una sonnacchiosa cittadina marittima sulla Manica, per risalire fin sulla punta della Scozia, a Cape Wrath. Lungo il tragitto, concedendosi qualche deviazione, passa dal tripudio di grattacieli di Londra alla nostalgica decadenza dei centri turistici costieri, dai pascoli immacolati del Sussex alle gloriose fabbriche inglesi in cui ebbe inizio la Rivoluzione industriale, dalla selvaggia brughiera scozzese ai deliziosi laghetti del Nord dell'Inghilterra, osservando estasiato il miracoloso equilibrio tra natura e intervento umano, che ha fatto del paesaggio britannico una sorta di giardino paradisiaco. E intanto il viaggio attraverso l'amato Paese adottivo diviene per l'autore un pretesto per dar sfogo alla sua inesauribile vena affabulatoria, ripercorrere aneddoti storici e personali e raccontare con irresistibile comicità gli incontri più disparati.

Pagine Libro:473
Traduzione Italiana:Isabella C.Blum
Titolo originale: The Road to little Dribbling -more notes from a small Island-



Tutto inizia con una bella botta in testa, di quelle potenti, prese per sbadataggine, che ti provocano un tale dolore che hai paura di finire morto stecchito per emorragia interna in realtà... per fortuna così non è, ma vi assicuro che prendersi una sbarra semaforica in testa non è certamente il massimo per nessuno.
Per fortuna non mi è mai successo, ma al nostro autore, Bill, in verità si, ed è così che inizia il suo viaggio di Piccola Grande Isola.

Da quell'episodio, Bill vuole cominciare a narrarci  dei suoi anni in Gran Bretagna, che sono stati 20 anni di vita, e a come abbia dovuto ottenere un Certificato di idoneità per viverci, essendo lui americano di preciso dello Yorkshire Dales.
Il libro è  semplicemente, nella sua più totale accuratezza e beltà dello scorrere tranquillo delle parole di Bill, un diario di viaggio.
Bill Bryson decise di intraprendere un viaggio  attraverso tutta la Gran Bretagna: disegnando sulla mappa della stessa una linea reta  che varcasse tutta l'isola, decise che il punto di inizio della sua avventura sarebbe stata  Bognor Regis una città del West Sussex  e si sarebbe ''conclusa'' a Cape Wratch in Scozia.
Questo itinerario fu pensato per scoprire nuovi posti o ritrovarne di già vissuti-visitati, per poter concedersi a distanza di anni, di guardarli con nuovi occhi, senza pregiudizi o semplicemente per godersi il momento della scoperta di qualcosa di nuovo.

E' appassionante già solo dalle prime batture del libro, e ci sono un sacco di episodi personali o aneddoti o addirittura intere storielle di taluni luoghi o personaggi vissuti anni addietro.


''immagino che la vita di tutti noi
 debba trovarsi all'estremo 
di una lunga catena 
di improbabili coincidenze''
 pg.86

Attraverso camminate tra boschi e  brughiere  Bill ci fa vedere nuovi lati di tutta la Gran Bretagna ad esempio scopriamo a pag.127 che il cimitero di Minstead ospita a tutt'oggi le spoglie dell'autore di Sherlock Homes: Arthur Conan Doyle.
Doyle   venne a conoscenza (molto interessante come conoscenza aggiungerei io) e a visitare la New Forest incuriosito dallo spiritismo che all'epoca era molto diffuso.

''Intorno al 1910  in Gran Bretagna, 
gli spiritisti convinti erano così numerosi,
che presero in considerazione l'idea di costruire un partito politico'.
Nessuno però superò Doyle per dedizione.
Scrisse una ventina di libri sull'argomento,
 divenne presidente dell'International Spiritualist Congress 
 e aprì una libreria e un museo
 dedicati ai fenomeni paranormali 
vicino all'abbazia  di Westminster a Londra''


Altre  nozioni di viaggio interessanti sono quelle che Bill ci dice su Jane Austen, molti la ricorderanno per ''Orgoglio e Pregiudizio'' o ''Ragione e Sentimento'', un autrice davvero bravo a mio dire.
Jane abitò a Chawton per ben 8 anni e il suo cottage, o casa come si suol dire o identificare fu messa a disposizione dei visitatori, ma come Bill stesso ci fa notare nelle sue annotaizone, capita spesso che vi sia l'idea di come potesse essere quel luogo, ma niente riportava alla personalità di chi ne faceva parte.

Purtroppo come accade spesso anche oggi, le persone possono allestire un mondo alla perfezione ma qualche ladrunculo ci sarà sempre... e quindi  come lui stesso afferma '' il risultato, come accade in molte dimore di persone famose, è che ci si fa una buona idea di pareti e soffitti, ma non altrettanto della vita di chi ci abitava'' p.169
Osservazioni molto giuste, se ci si sofferma a pensare a questo.

Leggendo Piccola grande Isola si arriva a capire o almeno ci si fa un idea di cosa significhi viaggare attraverso la Gran Bretagna e di quante cose particolari si possa venire a conoscenza se solo ci si infoma un attimo.
I britannici se ci si sofferma a pensarci un attimo, hanno realizzato moltissime invenzioni di gran valore per l'umanità ma non ricavandone nessun guadagno.
E a pag 193 Bill ci porta qualche bell'esempio che ha invero dell'incredibile ma è così...

Cè da dire che una cosa affiora al cuore, Bill ama gli spazi verdi , la campagna e tutto quello che  rende giustizia a luoghi meravigliosi quali quelli che andiamo a scoprire qui.
Il problema è che  spesso lucrano sui terreni, li gestiscono male e piantano cemento senza curarsi di nulla.. e poi si lamentano di aver meno verde ( da pag.155 si ha modo di comprendere meglio tutto questo).

A pg.213 si giunge in Cornovaglia!

Da qui tutto é una salita di grandi scoperte, e curiositá molto interessanti sino a pag.293 in cui per la prima volta nei miei trentuno anni ho scoperto che esistevano persone, tra cui donne, chiamati anacoreti: prigionieri religiosi volontari.
Essi non lasciavano mai la loro cella ma potevano parlare con le persone di passaggio ...vedendo dalla loro cella tutte le funzioni della chiesa.

Poi a pag.338 la Gran Bretagna stupisce con nozioni semplici, quali la lotta per poter attraversare delle brughiere di "proprietá " di alcuni duchi che non ne davano la possibilitá, interrompendo il passaggio alle persone agevolmente

"in altri paesi si combatteva per la politica e la religione;
in Gran Bretagna, 
per stabilire chi possa camminare
in una brughiera battuta dal vento"



Bill fa capire come tutto nel Regno Unito sia tanto semplice che complesso. Facendoci presente come sia faticoso e al contempo appagante e tonificante ( quasi fosse lo slogan della cittá Skegness) viaggiare da Sud a Nord per tutta la Gran Bretagna
..
473 pagine che aprono un mondo diversamente attuale e anche molto vecchio a volte.
Il vecchio mondo é importante quanto il nuovo, anche se a volte due modi di pensare non riescono a coesistere.. eppure non si puó che innamorarsi di ogni esperienza che di rimando, a distanza di tempo abbiamo vissuto assieme a Bill Bryon.

Di sicuro dopo questo libro viene voglia di prendere un righello e tracciare "casualmente" , la nostra, di rotta.