venerdì 30 novembre 2018

Paranoia di Shirley Jackson

Paranoia

di Shirley Jackson


 


Trama : Un giorno, a metà degli anni Novanta, Laurence Jackson Hyman, il figlio maggiore di Shirley Jackson, apre la porta di casa e – sorpresa – si trova davanti una scatola di cartone senza traccia di mittente. Dentro, immediatamente riconoscibili dai fogli di carta gialla e dai caratteri della sua Royal, una messe di scritti inediti della madre, morta ormai da trent'anni. Da quell'imprevista cornucopia, e dalle successive ricerche nel suo Fondo presso la Biblioteca del Congresso di Washington, scaturirà nel 2015 un libro sorprendente, Let Me Tell You, definito «un revival di Ai confini della realtà». I molti e appassionati lettori di Shirley Jackson – che amava dire di essere una strega – saranno così felici di trovare, nella scelta che qui offriamo, comicissimi sketch familiari, stranianti conferenze sull'arte dello scrivere, nonché alcuni dei racconti più inquietanti che «la maestra di Stephen King» abbia mai scritto. E di provare di nuovo quell'arcano sentimento che proprio lei ci ha fatto conoscere così bene: l'angoscia che si insinua in noi nell'intravedere la presenza del Male.

Titolo Originale : Let Me Tell You
Tradotto da Silvia Pareschi
Pagine Libro 204


In molti ultimamente, o la maggior parte di voi ha visto su Netflix la serie '' L'incubo di Hill House'' rimanendone attratti e affascinati. Tutto questo è da ricondurre alla brava Shiley Jackson che al tempo scrisse un libro: L'Incubo di Hill House.
Questo ha fatto si che le persone si interessassero alla serie e mano a mano riscoprirono i cardini base che hanno permesso la sua creazione, ritrovando S.Jackson la matrice del tutto.
Paranoia è un altra opera della stessa ma un poco diversa, in cui si ha 4 racconti  assolutamente inediti, alcune situazioni familiari e molto altro, per fare si che possiamo comprendere questa donna non solo come la scrittrice che fu, ma anche come madre, moglie e donna.

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Il libro inizia con 4 racconti inediti e mi fa un poco strano a volte come in Italia i libri vengano mutati nei titoli originali.
Il titolo italiano ha lo stesso nome del racconto primo che si legge: Paranoia.

In Paranoia conosciamo Mr.Beresford che continua ad avere nell'arco della giornata una serie di disavventure che non lo fanno arrivare a casa come e quando vuole lui, per poter festeggiare il compleanno della moglie.
Un uomo dal cappello chiaro senza apparentemente mostrar interesse per il Mr.Beresford incomincia a essere ovunque accada una disavventura e così ci si comincia a chiedere cosa abbia a che vedere magari tutto questo con il misterioso uomo dal cappello chiaro.
I suoi movimenti paiono casuali, ma non sembra nè il lettore nè il protagonista ne sia davvero convinti.

'' Ascolta'' disse. ''Ascolta, alla fine è venuto qui.L'ho preso''

Il secondo racconto è intitolato: Mrs Spencer e gli Oberon.
Margaret Spencer o Mrs Spencer a nostro piacere,è una maniaca del controllo e troppo preoccupata della sua routine ordinaria e perfetta per potersi accorgere di vivire assieme a chi ha accanto, o almeno è l'impressione che mi ha dato leggendone.
E in questo breve racconto la parola ''TROPPO'' è una parola che si manifesta come chiave di lettura a mio dire.
Margaret è una donna sposata, con due figli e il suo vivere è sicuramente basato sull'apparenza e sulle buone maniere che a lei fanno comodo.
Si inizia con una lettera che la famiglia riceve in cui tali Oberon dicono di volere passare in città. ma a quanto pare danno fastidio alla padrona di casa che incomincia a sviluppare un rifiuto talmente grande verso quelle persone che tutto attorno  a lei sta cambiando, tanto da non farla più sentire parte della sua confort zone che si era andata a creare negli anni.
Ecco che Margaret si perde nella solitudine del suo distacco e a un certo punto, alla fine, non riuscirà nemmeno a trovare la sua famiglia ma solo a sentirne le voci.


Impotente,
arrabbiata e sbigottita 
davanti le loro risate, 
gioiose e allegre, 
Mrs Spencer riuscì solo a pensare:
 è troppo. TROPPO''


Il terzo racconto ha nome : La Bugia, in cui tutto è incentrato su una bugia detta da Joyce Duncan riguardo a un furto che commise lei dando però la colpa a una compagna di classe delle superiori.
Dopo 10 anni dall'accaduto, Joyce è perseguitata dal senso di colpa come se quell'episodio avesse dato il via a una serie di bugie a catena nella sua vita, colpendo anche il suo matrimonio.
La vediamo fare una viaggio fino alla sua città natale alla scoperta del nulla, in senso positivo solo per gli altri che però sono andati avanti, al contrario delle bugie di Joyce, rimaste a fermentare per anni.

''Non sapevo che una bugia in più o in meno, 
facesse la differenza per te'' 
rispose lui girando la pagina del libro.



Ultimo racconto è Mille e una Notte, in cui vediamo protagonista Alice, che compie 12 anni e come regalo vuole andare in un locale notturno. Nell'andarci assieme ai suoi genitori,e due amici di famiglia, si veste elegante e con smalto e rossetto, interpretando una donna che ancora non è per la società.
Nell'arco della serata e degli spettacoli che procedono Alice viene interpellata per poter addescare un uomo importante di cui gli adulti che sono con lei ammirano, ma si rifiuta di essere usata, facendo questa volta la parte della bambina che si vergogna di addescare qualcuno.
Ma poi alla fine vi è un risvolto in cui la candida dodicenne, appare più scaltra e risoluta al contrario di ciò che si crede.


Prima di conoscere la vera Shirley si scoprono questi quattro racconti inediti incentrati  sulla paranoia reale in cui il caso a volte ha più logica che altro, si capisce come il credere di essere su un gradino più alto rispetto gli altri provochi paura dell'essere stati abbandonati, si scopre quanto siamo noi stessi fragili con una bugia che alla lunga ha plasmato il nostro futuro, e infine  si scopre come l'innocenza è un qualcosa che non tutti hanno..

Come stavo dicendo ora si passa finalmente alla conoscenza privata della vita di Shirley, e mi ha stupita e appassionata.
In una frase di presentazione si dice appunto che la stessa si definiva una "strega", e devo dire che mi rincuora sentire dalle sue parole scritte che ha avuto anche lei episodi e passioni profonde nello studiare gli arcani dell'esistenza terrena e non.
Era appassionata di occulto e c'è un episodio che mi ha dato molto modo di riflettere, lo trovate da pag.111 alla 136 con titolo "i fantasmi di Loiret"

mercoledì 28 novembre 2018

La magia dell'amore, scritto da Caroline Richards e illustrato da Louise Anglicas



La magia dell'Amore

Scritto da Caroline Richards,Illustrato da Louise Anglicas







Trama:
È quasi notte e Orsetto Bruno si è perso nel bosco. Ma ecco che arrivano le lucciole magiche che brillano e risplendono ogni volta che Bruno pensa a qualcosa di bello. Riuscirà con il loro aiuto a ritrovare la strada di casa?

Pagine libro :24
Traduttore: Giuditta Campello
Titolo originale : The Power of Love

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Quando siamo piccoli le prime esperienze fanno sì che impariamo e anche non impariamo, cosa vogliano dire tante emozioni. Ho la passione oltre che dei libri anche dei libri illustrati per bambini, e questo libro è un espressione d'amore che diviene luce, nel far capire al futuro adulto, che nulla può la paura contro l'amore e i buoni sentimenti, perché li, troveremo sempre casa. Anche quando l'avremo creduta persa.