sabato 2 novembre 2019

La Specialità di Dio di Riccardo Olivieri

La Specialità di Dio 

di Riccardo Olivieri


Trama: un opera innovativa, potente e inattesa.
Un uomo, in un istituto per donne anziane, si troverà via via sempre più coinvolto nelle loro confessioni, spietate e prive di ogni censura. Il passato ritorna con la violenza, la passione, la tenerezza da sempre trattenute nel loro cuore lacerato.
Amore, morte, sesso, rancore, ribellione, rapporto col divino esploderà no in un urlo feroce oppure in un lieve sussurro.
Al protagonista non rimarrà che precipitare in una voragine acida., crudele, comica ed esilarante. 



Pagine Libro:  pag. 195

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Sono tante le parole suggerite al lettore durante questa lettura e molte sono lì in agguato pronte a travolgere con crudeltà a volte serafica e a volte per epifania ciò che neo dettagli della nostra vita diviene sfuggevole e molte altre volte, obbligatorio.
Un libro di sentimenti scoperti, nascosti, celati nell'anima e nemmeno troppo velati al cuore di una vita oramai arrivata quasi alla fine. 

Donne. 
Semplicemente donne. 

Il libro alla fine inizia con questa bellissima e toccante prefazione :

"Era andato in quella casa di cura per via di certi esami al cuore. E magari aveva pensato di curiosare in quel gineceo di ‘antiche dame’ portandoci l’ironia della sua giovinezza (relativa). Invece il gioco si è invertito. L’uomo, il giovane, si è sorpreso dentro una rete di implacabile cicaleccio femminile, intento a smontare, brandello per brandello la femminilità raffigurata, sognata o degradata dell’immaginario maschile.Ne esce un viaggio acido, spietato, comico, esilarante attraverso le voci della casa di cura, querule, ciarliere, icastiche, divaganti in apparenza e capaci di colpire con il bagliore di improvvise epifanie. "
Cit. Riccardo Bruscagli

 Al contrario di molte storie, queste, non ti colgono subito, ma si insinuano tra ciò che leggiamo e ciò che a prende simbiosità  dai  sentimenti, che a poco a poco emergono dalle parole lette. 

Riscopriamo il piacere di quei dialoghi che insegnano, che ci stupiscono e ci lasciano basiti senza poter replicare nulla: tutto é già stato vissuto, nulla si può cambiare e a volte ciò che proviamo è solo un eco delle nostre supposizioni. 
Ma alla fine chi può, dopo tutto, capire, comprendere e lasciar scorrere tutto!? Probabilmente queste donne lo hanno fatto. 


<131.La Natura>

ma cosa credi tu che sia questa Natura
che vuol che ci si mangi gli uni gli altri
materialmente mangi, carne con carne
per restare vivi?
Disegno di un Buon Padre?

È solo il gioco di un bambino ricco. 


Per quanto si legga tutto d'un fiato, va riletto  due o tre volte, e bisogna soffermarsi su alcuni dialoghi poesati, perché certe cose sono nascoste all'interno delle parole stesse. 
Ogni donna dentro alla casa di cura,  parla per sentimento o semplicemente per sua sbadataggine, senza voler impressionare, ma per insegnare e a volte solo per continuità . 
Chi come quest'uomo entrato in casa di cura,  suppone di poter essere di più di quelle anime  invecchiate nell'aspetto, alla fine, come il lettore, ne esce dissanguato senza mezzi termini. 
Con questo voglio intenderla non come negatività ma come ricchezza. 

Ogni poesia narrata da queste donne racchiude un mondo che noi per primi ci immaginiamo. 
Il  defecarsi addosso non ha più motivo di imbarazzo, se non per chi sente. 
L'essere andati vergini al matrimonio, solo davanti,  alla maniera cristiana del padre, non ha nulla più che il dubbio di un mistero mai capito. 
E molto altro ancora... 
Una buffa, amara, crudele, intelligente lettura. 

Ogni volta che lo si va a rileggere, questo libro prende nuove forme. 

Quello che sono state queste donne, é molto di più di ciò che la casa di cura  porta le persone a vedere. 
Ogni persona è una donna. Una bambina. Una sposa. Una suicida. Una puttana. Una fedele.  Un'illusa. Una suora. Una madre. Una sorella. Un'amica. Un amante. Una falsa. Una crudele. Una sbadata e molti più... Senza giudizio. 

È un libro profondo, oltre le parole scritte.. 

Credo di dover fare un ringraziamento speciale a Lucrezia Neri per la magnifica cura nella copertina che a mio dire, coglie l'anima del libro, e racchiude il cuore del libro nei minimi dettagli del non detto e delle memorie nascoste.. Adoro! Quel graffio  sulla foto, quasi a volerlo far fuoriuscire dal ricordo per rifluire nel presente. 

Un libro che vale la lettura. 


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