mercoledì 23 settembre 2020

L'inverno della Strega di Katherine Arden (terzo ed ultimo libro del Ciclo La Notte dell'Inverno)

 L'inverno della strega

 di Katherine Arden 

(Terzo ed ultimo libro del Ciclo La Notte dell'Inverno)




Trama:

Una ragazza può fare la differenza...
Mosca è in preda alle fiamme, e per salvarsi Vasja deve fuggire via, inseguita da tutti coloro che la accusano di morte e distruzione. Raggiunge così il regno della Mezzanotte, una terra magica fatta di ogni mezzanotte passata, presente e futura.
Ma rimanere lì sarebbe una condanna a morte per tutta la sua famiglia e per le sue terre... Intanto il Gran principe di Mosca è in preda alla rabbia e alla frustrazione, e sceglie alleati che lo condurranno su un percorso di guerra e rovina. E, mentre Medved, il fratello gemello di Morozko, sta scatenando il caos nella città stanca, un esercito di Tatari si sta preparando ad attaccare e minacciare i confini della Rus.
Vasja si ritroverà nel mezzo di una guerra tra due Stati, tra religione e folklore e tra antichi fratelli.
Sarà in grado di salvare la Russia, Morozko e il magico mondo che custodisce?

Titolo Originale: The Winter of the witch
Pagine Libro: pag.384
Traduzione italiana: Maria Teresa Feo

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"Per quanto ho potuto, ti ho amato"


Eccoci giunti all'ultimo romanzo della saga di K. Arden facente parte del Ciclo la Notte dell'inverno, che vede come protagonista principale Vasilisa Petrovna e l'essere una strega in un mondo conteso tra il popolo dei Chyerty e quello cristiano ortodosso, in una Russia che vede anche Mosca contro i Tatari e un conflitto che va oltre il tempo tra i due gemelli , ovvero Morozko e Medved.


Non si era resa conto di quanto l'avessero segnata
 la violenza e il dolore di quegli ultimi giorni;
 non si era resa conto che lo portava ancora dentro di sé,
 aggrovigliati e pronti ad esplodere in qualunque momento. 
<<Perdonami>> ribadì.


Questo libro l'ho divorato in una giornata e mi ha emozionata davvero molto, facendomi capire bene sia le emozioni di Vasja che di suo fratello Saša.

In questo ultimo libro ci troviamo esattamente dopo l'incendio avvenuto in città: Vasja viene accusata di essere una strega per poi esser destinata al rogo, con l'accusa  di esser stata lei ad aver appiccato il fuoco a Mosca e le viene tolto per sempre Solovej, ucciso brutalmente.. 

Il tutto per mano di un uomo che con l'arco narrativo io stessa ho molto odiato per la sua follia cristiana : Padre Konstantin .
Da qui le prime pagine cominciano a metter davvero molto in gioco sin da subito, per quel che riguarda le dinamiche che si verranno a formare per l'ultimo atto narrativo di questa storia straordinaria.

Mi sono ritrovata immersa in questa terra Russa di altri tempi, ancora una volta, per altre 384 pagine, viaggiando anche io nelle terre di Mezzanotte, amando e odiando Inverno e Caos, e capendo come equilibri sottili  siano inevitabilmente legati, ma che le direzioni che le unisce sono delineate da una lotta eterna oppure legate nel collaborare, per avere qualcosa di più che la solita eternità fatta di certezze presenti e mai futuri nuovi.

L'eternità come vedremo per ognuna delle creature magiche può essere eterna, certamente, ma non per questo felice.

Ciò che in tutto il resto della saga e , soprattutto in questo ultimo libro che la chiude, si mette in evidenza è il rispetto per il dolore: 
esso non viene definito dal pianto e dunque dalle lacrime, ma un dolore silenzioso e forte che tiene in piedi il mondo, e che solo alla fine si permette di uscire sotto forma di lacrime per crescere in una gioia infinita di consapevolezza e coraggio maggiore.

Nessuno deve fingere di essere forte ma al contrario arriva al limite cercando di fare del proprio meglio, crolla e così comprende come il dolore sia giusto perché conseguenza  di azioni fatte e dunque inevitabile, per poi, da questa piena consapevolezza della propria anima  agire e trovare un nuovo luogo di speranza .

Vi è anche l'urgenza narrativa secondo me oltre che morale , di far sí che non esista bene e male ma solo il giusto modo di procedere in cui ognuno ha tutte le sfaccettature dell'uno e dell'altro, a propria disposizione sin dalla nascita. Senza distinzione tra uomini e/o Chyerty.
Cercare di distruggere qualcosa solo perché diverso senza cercare un equilibrio/compromesso che permetta di coesistere è solo un danno che arreca solitudine e oblio.

"Non esistono" ripetè l'Orso.
Non esistono mostri,
in questo mondo,
e nemmeno santi.
Esistono solo infinite tonalità,
unite per formare un unico chiaroscuro mosaico.
Il mostro di un uomo è l'amante di un altro.
I sapienti sanno riconoscere questa verità."
Pag.72


Medved e tutto ciò che rappresenta mi ha colpita molto in questo capitolo finale, lasciando ben capire come  le mie ultime considerazioni abbiano avuto nascita.

In conclusione, posso solo che elogiare questo lavoro fatto in anni di ricerche, passione e storia del folklore russo e di ciò che la Russia ha subito, da parte  dell'autrice.

Libri così intensi che ti fanno sentire  parte di essi sono un qualcosa di davvero prezioso come le perle.








mercoledì 9 settembre 2020

Choiceless di Dario Fedeli

Choiceless

di Dario Fedeli




Trama:
"..scoppiò la guerra.
Dopo molti estenuanti combattimenti siamo riusciti ad avere la meglio sui nostri avversari, ma con gravi perdite. Ci rendemmo conto di essere rimasti in pochi per poter dar vita velocemente a una nuova società e sopravvivere. Per rimuovere quest'ostacolo, in molti si impegnarono a studiare un metodo che permettesse loro di far sviluppare delle nuove capacità al corpo umano. Venne creato un siero che permise a ogni persona di far progredire una particolare area del corpo, amplificandone le prestazioni."

Pagine Libro: 452 pag.

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"Kyle,
io non so cosa succederà domani o il giorno della Raccolta,
ma so che devi essere coraggioso,
perché è nel momento in cui non hai più speranze,
è in quel preciso istante.. 
che muori veramente"

In un mondo perfetto, in cui tutto è sotto controllo come anche le imperfezioni, ci si può sentire in due modi: al sicuro o morti.

Quello che Dario ci ha portato nel suo primo romanzo, è la storia di Kai (Kyle)un ragazzo di 16 anni, che come tanti vive la sua adolescenza e soccombe all'idea di doversi adattare alle leggi del mondo in cui vive: Diverem.

La città si basa su leggi fondate per proteggere le persone, in un mondo utopico distorto, uniformandole sin dalla tenera età, facendo di ognuno un numero utile alla comunità e un morto non appena qualcosa fosse stato troppo ribelle per il sistema.

La linea sottile tra uguaglianza e ibrido era da anni vissuta in maniera chi più,  chi meno, molto pesantemente.

È la volta di Kyle e Derek però, a essere sottoposti alla prova governativa che avrebbe fatto di loro dei futuri uomini o morti.

La prova consiste nell'ignettamento di un siero che sviluppa nell'individuo una tra le cinque abilità create dal sistema di Diverem ( telecinesi, vista amplificatata, super forza, udito o super velocità) che caratterizza tutti i cittadini,.ma si manifestano facendo leva sulla paura e le aspettative di sottomissione di chi governa : Thorne.

Purtroppo per la crescita del personaggio (come in ogni magnifica storia della Disney da piccoli ci insegna, o  almeno a me ha insegnato) è necessario passare attraverso un dolore forte.

Chi viene sottoposto al siero non ha scampo..

Derek sarà la fiaccola Olimpica che ritroveremo come colonna portante per tutto quello che riguarda le scelte ed anche lo sviluppo della vita di Kyle!

La cosa che non vi ho detto ma è molto importante per farvi capire anche le dinamiche nelle quali il romanzo di svolge, è che Diverem cresce e prospera all'interno di una cupola che avvolge la città e la isola dal resto del mondo.
Un mondo che per i cittadini al di fuori di essa è polvere e cenere.. (ma sarà davvero così?!) mentre all'interno è un teatro di potenza alla quale non sempre è facile adempiere.
Le guerre sono sempre politiche, per soldi e potere e come nel libro anche nella vita che viviamo noi:
tante persone  usano la libertà altrui a loro piacimento, sfruttando le masse ineducate al ragionamento, ineducate ad avere un proprio pensiero  e così manipolano il "greggie" .
Appena una "pecora" esce dal sistema viene fatta saltare in aria, senza scrupoli o con scrupolosità nel farla morire prima mentalmente, poi fisicamente e poi tra atroci sofferenze portarla alla fine.
Credete sia cambiato qualcosa in questi secoli?!  Eppure ancora è così.
Sono cambiate le dinamiche in molti popoli ..ma in altri no.
La comodità fa sì che non ci sia scampo per la ragione.
Le regole, se fatte per proteggere vanno bene, ma ci sarà sempre il modo di farle in maniera tale da manipolare l'innocenza e del  non concedere una scelta pensata.
Nel 2020 la parola "libertà", per me non ha valore per come la si usa e preferisco usare la parola "Freiheit" che in tedesco ha significati profondi e mille  sfaccettature che in italiano non si possono esprimere.


Nel percorso di tutto il romanzo si vedrà come lo stesso Kyle dovrà capire cosa davvero significa essere liberi e, come il giocare con il credere di essere pronti , porti a conseguenze davvero tragiche.
Non è "da grandi poteri derivano grandi responsabilitá" per me, e non lo sarà mai, ma al contrario sarà sempre ed è tutt'oggi per me un "da grandi scoperte, derivano grandi responsabilitá e dunque la saggezza di possedere il potere e l'intelligenza per cambiare le cose". Questo è quello che io penso, e alla fine del romanzo suppongo lo abbia capito anche Kyle.. perché ci è andato sbattere e ri-sbattere per ben più di una volta.


Nel sistema cittadino, nascosti, se pur in bella vista nel fare il dovere del cittadino perfetto, vi sono i ribelli, quelli che cercano di distruggere la barriera che blocca ogni possibilità di scelta.

Kyle alla fine del libro è nonostante tutto ancora acerbo per quel che riguarda la responsabilità di pensare a più vite, e alla concezione del "ribelle", nonostante abbia capito finalmente come sia importante non pensare per Uno ma per Tanti.. e spero in un secondo romanzo dell'autore, in cui si possa prendere in considerazione lo sviluppo del protagonista e assieme anche alla figura di Dylan, altro personaggio che mi è molto piaciuto, capire bene cosa accadrà.
 Ammetto che l'unica nota che faccio all'autore è quella della rivelazione finale: avrei scelto qualcosa di similare, non in contrasto ma di una linea parallela all'accaduto, ma tolto questo rimane un bello scritto che mi ha dato sicuramente un lascito importante di ragionamenti, una volta conclusosi.

Tra le cose che ho amato c'è il rapporto con Derek : un amore vero di amicizia in cui estendi una parte di te nell'altro, in cui si va oltre la fratellanza, oltre l'amore di un'amicizia , ma ci si collega con l'anima e tolta quella poi nulla sarà come prima.
Infatti il rapporto tra Kyle e Derek io l'ho vissuto in prima linea.
So cosa vuol dire non poter più avere una parte del tuo cuore, la prima persona che lascia tu possa essere ciò anche vuoi in ogni forma... E come non sia importante avere  foto, frasi scritte ecc ecc per ricordare,sentire, provare  ancora quell'amore fraterno: basta chiudere gli occhi o portare il cuore lí, tra la felicità che quella persona è ed è stata per noi, per avere nuovamente il tutto lì con noi!


"Mi ricorderò di te ogni giorno fino a che vivrò,
te lo prometto.

Conserverò ogni singolo momento passato assieme.
E mi ricorderò di quello che ti hanno fatto.
(...)
Derek, 
tu sei mio fratello,
e questo nessuno potrà portarmelo via"


Parecchi spunti di riflessione nascono da questo romanzo e in primis la voglia di ritrovarsi, ritrovarsi inteso come trovare chi realmente si è e come intendiamo procedere per lavorare su noi stessi.
Viene da ragionare anche sulla società... In quanto molte persone al giorno d'oggi giustificano, estraniandosene, comportamenti cattivi e meschini perché facenti parte di una fetta di società.. quando invero  quella che viviamo È la società e ci siamo dentro tutti.

Diventare una società basata  sull'eggregora ad esempio come in Diverem o nella vita reale, non è bene, perché annullare l'individualizazzione è un abominio, ma credo sia importante la parità e l'uguaglianza riconoscendone i limiti oltre i quali non tutti possono eccellere.

Durante il periodo che stiamo vivendo oggi questo è molto importante...