lunedì 27 aprile 2020

L'orso e l'usignolo di Katherine Arden (primo libro del Ciclo la Notte d'Inverno)

L'orso e l'usignolo 

di Katherine Arden 

(primo libro del Ciclo la Notte dell'Inverno)



Trama:
In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l'inverno dura la maggior parte dell'anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alësa tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell'inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può "vedere" e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell'intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l'unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l'Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini. Nell'incantevole scenario della tundra russa, il primo capitolo di una nuova trilogia fantasy.

Traduzione italiana:Maria Teresa De Feo
Pagine libro: pag. 294



____________________________________________________________________________

<Ricordo e conosco molto più di te, 
e lo farò per tanto tempo.
Parliamo con pochi
e lo spirito del cavallo non si rivela a nessuno.
C'è della magia dentro di te.
Devi imparare a gestirla.>
<Allora sono dannata?>
<Non comprendo , "dannata".
Tu sei.
 E, 
per tanto, 
puoi andare dove desideri,
nella quiete,
nell'oblio,
o nelle fosse infuocate,
ma dovrai sempre scegliere.>


Avete mai sognato di leggere un libro che riuscisse a farvi provare emozioni delle Fiabe e del Fantasy?! Nel primo libro dell'autrice, sono riuscita a trovare situazioni magiche, epiche e così reali nel leggerle che sono riuscita a provare la sensazione di camminare sulla neve durante l'equinozio invernale, di udire anche dentro al cuore il soffio del gelo di Morozko, lo scoppiettio che fa il ciocco di legno dentro al forno per scaldare la casa, la voce degli alberi, gli spiriti che proteggono tutte le cose che ci circondano, sono riuscita a cavalcare una giumenta assieme alla protagonista.

La Russia è un posto che di per sé ha sempre creato grazie ai suoi miti popolari sogni fatti di fiabe con grandi insegnamenti/ammonimenti dell'anima

L'orso e l'usignolo è una storia che ha origine in un villaggio medioevale russo, Lesnaja Zemlja,  situato molto a Nord, lontano due settimane almeno da Mosca; per sei mesi l'anno quelle terre sono desolate e il gelo non risparmia nessuno se non si è pronti per affrontarlo.

In questa storia si fa inizialmente conoscenza con Marina, una donna dai forti valori, pia alle tradizioni pagane del suo popolo, con  quattro figli; sposa del signore del villaggio di Lesnaja Zemlja, prima di morire da alla luce una bambina a cui da il nome di Vasilisa (Vasja) e nella quale ha riposto un grande fato : la piccola sarà colei che potrà salvare l'anima delle persone, salvare il popolo che abita il bosco e gli antichi spiriti che regnano sul mondo.

Una strega. Una veggente.

Nel corso degli anni la bambina crescerà, selvaggia, libera e sempre con gli occhi puntati addosso perché la gente del villaggio dimenticando  gli spiriti e i demoni che abitavano quei luoghi, non lasciavano più nessuna offerta per avere protezione o anche solo per ringraziare del raccolto, da quando subentrò peggio del gelo, la religione cristiana  e il prete Konstantin,e quindi vedere Vasja comportarsi come l'antico popolo, ringraziare ad esempio il Domovoj che proteggeva la casa, o altri spiriti,  fece si che la additassero come diversa e  figlia del male.

Nel libro si percepisce molto bene come possa fare male essere dimenticati e abbandonati per follie di un nuovo potere che si basa sul terrore ,quale il Cristianesimo.

Il Re dell'inverno, Morozko , avrà un ruolo molto importante perché non era solo Marina a sapere quale destino avrebbe atteso sua figlia; non fu per niente facile perché Morozko  attendeva da tempo il risveglio di suo fratello, l'Orso, che dentro di sé non aveva Morte e rinascita come lui, ma solo distruzione e ira.
Per combatterlo serviva qualcuno di straordinario : Vasja.

"Dai troppa importanza all'apparenza delle cose.
Devi lasciare che le cose siano ciò che si adatta meglio ai tuoi scopi,
e solo allora lo diventeranno davvero.
[..]
Nulla cambia Vasja,
le cose sono,
o non sono.
La magia è dimenticare che qualcosa sia stato diversod da ciò che volevi che fosse."


Ci sono delle lezioni molto preziose in questo libro:

 -le religioni sono il male del mondo specialmente quando sono imposte e non lasciano che le persone possano credere con il loro cuore e non con il terrore e la redenzione creata dai potenti

- le donne purtroppo erano come delle giumente da spremere, o da mettere in convento .

- dimenticare è male,l nostre origini non vanno dimenticate o sostituite.
Nessuno deve mettere in catene lo spirito degli uomini e tanto meno sputare sul folklore del proprio popolo per una croce imposta, creata per controllare la massa.

- la forza dell'amore, della famiglia può essere la chiave per riuscire a comprendere la tolleranza.

- anche le persone diverse da noi possono esserci amiche, e ognuno, sia nel piano materiale che spirituale può avere del male o del buono. Nessuno può essere luce senza ombra e viceversa, perché non esisterebbe completamente,ignorando una parte di sé.

- abbiamo il libero arbitrio sul nostro destino, ma per farlo bisogna essere consapevoli di chi siamo.

-anche se le persone dubitano di te, il fallimento lo avrai solo ed esclusivamente se sarai tu a pensarlo di te, e la colpa sarà tua non degli altri

- un atto di gentilezza può essere come la  goccia che cadendo continuamente e lentamente sulla dura roccia, riesce a levigarla

Difficilmente riusciremo a percepire dove inizia la fiaba e dove finisce la realtà mano a mano che intraprenderemo la lettura di questo libro.
Un piccolo usignolo, può sconfiggere un orso pieno di ira?! Quanta forza uccellino, per poter vivere, eppure quanta facilità se si è fedeli a sé stessi, riuscendo a crescere e a non disimparare a guardare veramente non solo con gli occhi, ma con tutti i nostri sensi.

Non ho potuto non apprezzare  i tempi di lettura, perché ogni capitolo si prendeva il proprio tempo per fare conoscere i personaggi e le loro emozioni, la loro psicologia fragile e forte, i sentimenti , le paure e la crescita dei loro spiriti.
Ognuno ha un suo sentiero e ognuno va dove lo porta le proprie scelte.

Una cosa è certa, il personaggio che più ho odiato è stata Anna, nonostante inizialmente prima del matrimonio mi facesse pena.. mentre alla fine del libro non ho potuto che ponderare tutti i miei sentimenti e confermare la cosa.

Konstantin, il prete invece nonostante fosse un narcisista con un ego  spaventoso e tutto ciò che faceva lo faceva per sua lussuria personale, mi ha fatto pena. Il suo animo era corrotto dal sentirsi un Dio per i mortali. Come gran parte di chi professa il cristianesimo.

(Oramai penso che dopo tanto tempo chi mi legge sa perfettamente che gli unici che io rispetti, sono i francescani)

Finendo il libro non ho potuto che riguardarmi tutti i cartoni  russi che da piccola guardavo in televisione.
Mi è rimasto nel cuore quello intitolato "i 12 mesi" .. che dejavu meraviglioso per l'animo.

Al prossimo libro


venerdì 17 aprile 2020

Tales of Lights and Shadows “L’amuleto” di Z.D'Aleo



Tales of Lights and Shadows

 “L’amuleto” 
di Z.D'Aleo



Trama: 
I tempi sono difficili, creature mitologiche si stanno risvegliando mentre dal Nord cala una nuova guerra. Il sommo  consigliere del Re propone di ricomporre l'Amuleto in grado di unire eserciti e proteggere il regno. Quattro ragazzi, in grado di seguirne le tracce, vengono scelti per compiere questa missione.
L'amuleto sarà l'unica speranza di restaurare e salvare l'impero.

Pagine libro: pag.423

_____________________________________________________

"Come  puoi sperare di sconfiggere i tuoi nemici,
se prima non sconfiggi i tuoi fantasmi?!"


Questo meraviglioso fantasy ho avuto l'opportunità di leggerlo in anteprima, grazie a Triskedizioni che è la casa editrice che ha deciso di pubblicare il libro.
Sono stata davvero colta dalla gioia quando sono stata selezionata ed era già da un poco che tenevo d'occhio questa uscita perché dalla presentazione e la cura che mostravano attraverso le foto su Instagram dava da pensare che l'autore fosse uno che avesse scritto qualcosa di davvero bello.

Inizialmente ci troviamo in una situazione in cui  non ho provato empatia con  i personaggi e tutto sembra molto distante.
Nelle prime pagine, a mio avviso, si sono alternate situazioni  di immedesimazione nei personaggi con situazioni di distanze emotive, probabilmente date dal voler spiegare nell'immediato la situazione su cui poi si andrà a formare l'intera narrazione.


Più mi sono addentrata nella storia più capivo che mi stava davvero piacendo, perché chi l'ha scritta è cresciuto anch'egli con i personaggi e con la narrazione.
Non si ha solo un punto di vista ma al contrario ogni  personaggio ha sezioni ben strutturate in cui narra la storia e ci porta con sé in questa avvenuta.
Mi ha fatto riprovare  le emozioni  di tanti e tanti e tanti anni fa, quando lessi per la prima volta  le Cronache del Mondo Emerso della Troisi e anche il fumetto delle  W.i.t.c.h. con il  discorso degli elementi e del portatore dell'Amuleto.


Nella storia incontriamo 3 ragazzi, Samas di Sol, Tarau e Mizu Ston, che mentre si allenano segretamente in una grotta,  restano coinvolti in un salvataggio di una giovane ragazza la quale scoprono stava per andare proprio nella loro città, Sol,  a incontrare il  grande Maestro Yoshikai.
La ragazza si chiama Mayra ed e altri non è che una maga.

I cinque Regni sono in periocolo e si scopre che i quattro ragazzi sono i prescelti (i Domatori) che avranno il compito di riunire i frammenti di un Amuleto distrutto, che potrà, se riunito, salvare i Regni interi dal caos che stava avanzando sotto il comando di Akronn.

"I sigilli vogliono farsi trovare,
l'uno chiamerà l'altro,
 voi ne sentirete l'energia,
saranno loro a trovare voi"


Ogni pezzo dell'Amuleto racchiude un elemento, e ovviamente sarà  fondamentale per poter avere ognuno un maggiore potere.
Dopo un iniziale ricerca nei vari regni,  cominciano i veri guai.

Pareva facile ma riunire tutti i frammenti che compongono l'Amuleto, sarà  parecchio complicato...

Durante il viaggio fecero la conoscenza di Salem, figlio di Omar Growen uno dei capi della Resistenza.

"Per un amico perso, 
un nemico guadagnerete.

Non quattro ma cinque ne attraverserete.

Il tesoro più grande dovrete scortare.

E quando tutto sembrerà finire,
una scelta terribile dovrà avvenire"


Nella loro ricerca saranno altri ad unirsi alla compagnia, e saranno pilastri molto importanti .

Saranno delle avventure davvero da vivere e ci si immergerà in Tolas mano a mano che la storia si delineerá.

Ogni personaggio ha un suo carattere e non è scontato che l'elemento dia una certa caratteristica alla persona che lo detiene; ci sta una linea ovviamente nelle caratteristiche da allineare al possessore dell'elemento, ma non vi è la scontatezza del personaggio e al contrario a mano a mano si scoprono molte informazioni dette e lasciate "libere" dall'autore, per fare sì che ognuno possa impadronirsi di una immagine propria.

Mi è piaciuto molto il fatto che l'elemento racchiuso nel cristallo potesse prender vita solo al tocco del Domatore disignato.
Se devo annorate altri appunti oltre a quelli detti in precedenza...

Ad inizio storia quando i ragazzi scoprono di essere dei Domatori degli elementi,  e viene rivelato loro dal Maestro  di dover affrontare un lungo viaggio attraverso i Regni per recuperare l'Amuleto, mi è sembrato un po' affrettato senza dare tempo al lettore e agli stessi protagonisti, di poter digerire al meglio l'accaduto.

Credo che ci sia una profonda ricerca e interesse dell'autore per la creazione di questo libro, e ne ho avuto piacere, notando i riferimenti all'antica religione, si vede infatti che l'autore ha ben ricercato e studiato il tutto per poterlo riproporre in chiave semplice ed efficace nella storia.

I dettagli dei luoghi mi hanno aiutata molto ad orientarmi nel mondo proposto dall'autore, in particolar luogo ho apprezzato la cura della mappa fornita come supporto a parte.

È un'avventura che mi ha fatto divorare le pagine e a parte le emozioni contrastanti delle primissime pagine come già vi ho detto, lo svolgimento della storia è originale, non c'è nulla che cambierei e anzi si vede la cura e l'amore dell'autore nel portare l'opera a compimento; sono riuscita a viaggiare in un mondo diverso, in luoghi magici, tra draghi e magia, senza sentire il peso della lettura, ma al contrario, vivendo assieme ai protagonisti questa missione.

Mi è piaciuto molto come i protagonisti sono cresciuti col passare del tempo, come gli intrecci d'amore , le lotte e l'amicizia siano state impostate e lasciate crescere in maniera naturale ma non prevedibile.
Non posso che elogiare opere così.




martedì 7 aprile 2020

Ciclo delle Fondazioni (Trilogia Completa ) di Isaac Asimov


Ciclo delle Fondazioni (Trilogia Completa )

 di Isaac Asimov



Trama:
L'impero galattico esercita da secoli il suo potere su tutti i pianeti conosciuti, ma ora sta scomparendo: lascerà il posto a 30.000 anni di ignoranza e violenza
Hari Seldon, creatore della rivoluzionaria scienza della "psicostoria", sa quale triste futuro aspetta l'umanità. E per preservare la civiltà, riunisce i migliori scienziati e studiosi su Terminus, un piccolo pianeta ai margini della galassia. È la Prima Fondazione, destinata a essere rapidamente cancellata da un terribile e misterioso mutante che impone un'orribile dittatura. Non tutto comunque è perduto; tra le rovine di quello che era stato un faro del sapere si mormora che, nascosta in un remoto angolo della galassia, vi sia una Seconda Fondazione. La cercano disperatamente coloro che intendono distruggerla così come i sopravvissuti della Prima Fondazione. Il suo destino giace nelle mani di un adolescente, Arkady Darell..
Titoli Originali: 1)Foundation; 2)Foundation and Empire; 3)Second Foundation
Traduzione italiana: Cesare Scaglia
Pagine Trilogia:  pag.539

_____________________________________________________



"la violenza, 
è l'ultimo rifugio degli incapaci"

Un ragazzo laureato in matematica, Gaal, proveniente dalla città di Synnax, ha finalmente realizzato il suo sogno di andare a Trantor, la città al centro della galassia, per assistere Hari Selton nella scienza della Psicostoria che si basa su molti calcoli matematici molto affascinanti , che determinano una percentuale utile a capire come le situazioni possano susseguirsi.

Gli studi di Selton hanno determinato la fine dell'impero di Trantor entro 300 anni per la mal gestione dell'aristocrazia nei confronti del popolo e del popolo stesso.

Gaal si ritrovò così tra martello e incudine perché appena arrivato a Trantor venne praticamente arrestato per esser parte di quelle persone che facevano parte del progetto di Selton.

Ci fu un'inchiesta che alla fine decise che Selton e tutti quelli che seguivano il progetto della Psicostoria venissero esiliati lontano da Trantor, nel pianeta Terminus: un pianeta vergine.

Lí avrebbero potuto lasciare fuori da orecchie indiscrete le previsioni di sventura dell'impero, ma avrebbero  potuto continuare le ricerche fondando una cittadella di scienziati e ricercatori (più le famiglie appresso) che avrebbero creato così L'enciclopedia della storia dell'umanità, per riuscire a portare testimonianze del genere umano attraverso il tempo, e riuscendo così a salvare il futuro da eventuali ricadute dei tempi bui.

Nel libro vediamo poi Terminus dopo 50 anni di vita , e abbiamo le prime pagine che ci iniziano a ciò che.si sarebbe inaugurato da li a breve per la nascita della fondazione creata da Selton (oramai morto da anni),a nella quale si avrebbe assistito alla prima apertura della Volta Temporale lasciata in lascito agli scienziati dallo stesso Selton.

A quanto pare ad ogni crisi prevista, la Volta si sarebbe mostrata con la proiezione di Selton a parlare alla popolazione di Terminus.

Da qui in poi il primo dei tre libri racchiusi in questa trilogia è una bomba vera e propria di intelligenza e mi ha lasciata sempre col finire le pagine e dire "wow.. è una bomba vera e propria. È una vera bomba. Una bomba di intelligenza" .. magari penserete sia folle eppure è proprio una potenza Asimov, perché ci ha lasciato tra le mani un qualcosa che apre la mente, fa riflettere e sopratutto pregna di significato ad ogni parola e fatto che fa accadere; non vi ritroverete mai annoiati e anzi leggerete divorando mentalmente le pagine e al contempo avidamente a leggerle piano per non finirle.

Uno dei concetti che mi ha lasciato la prima parte della trilogia è proprio quello che Selton alla fine lasciò ignari gli scienziati mandati su Terminus, del vero progetto per cui erano stati scelti e mandati a vivere su un pianeta vergine... E dunque queste persone (di cui nessuna in grado di essere come Selton giustamente, onde evitare di fare le cose perché dettate da altri, al  posto di seguire il libero arbitrio) che altro non facevano se non gli enciclopedisti dell'impero ... Si ritrovarono ad affrontare un dilemma che li portò alla prima delle crisi predette da Selton.

Con i pianeti adiacenti che volevano fare guerra e conquistare Terminus...
Da qui un personaggio che è davvero fantastico è il sindaco degli scienziati, ovvero Hardin che  ha avuto l'intelligenza di capire perfettamente che nei 50 anno passati qualcosa non quadrava.. e riuscì a gestire benissimo il non essere dominati da altri pianeti, ma al contrario a esser lo stesso Terminus a diventare la fonte della Fondazione che avrebbe consegnato in chiave divina la scienza agli altri pianeti, sotto forma di Religione pre-confezionata.

Vi è una coscienza collettiva nell'umanità, ovunque vi sia forma di vita, ma è primordiale e non evolve mai in un "noi" definitivo, al contrario ad esempio delle api che invece collaborano pensando al bene di tutte.
Le persone tendono a pensare e vivere con la coscienza del singolo, e ciò porta al caos e alla distruzione delle masse.
Parecchio diretta da digerire ma attualissima se si pensa ad esempio a ciò che la storia ci riporta nei libri e a ciò che ad esempio stiamo vivendo oggi (attualmente aprile 2020).

Sapete, una frase che mi viene in mente è quella di Gustav Mahler che dice " La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione delle ceneri" .. che trovo molto appropriata per una bella fetta della Fondazione
di Asimov.

Lo scenario ci appare chiaro, le due realtà dovranno scontrarsi..

La figura di Seldon che aleggia nella memoria di ogni cosa vissuta o imposta nello scorrere del tempo e della memoria e dell'apprendimento delle persone all'interno del libro e impressionante, una comprensione della matematica del comportamento umano per salvare la civiltà è qualcosa che ha spaventato moltissimo quelli dell'impero agli albori della storia.. e in verità spaventa chi la vive.

Eppure pagina per pagina vediamo come la Psicostoria sia davvero affascinante nel suo essere così spaventosa corretta.