venerdì 29 marzo 2019

Il cannocchiale d'ambra di Philip Pullman (Terzo Libro della trilogia)

Il cannocchiale d'ambra 

di Philip Pullman 
(Terzo Libro della trilogia)




Trama: nel Cannocchiale d’Ambra la storia diventa epica, sfrontata e dissacrante, esplora i recessi più profondi dell’animo, supera i confini tra cielo e terra, in un’entusiasmante e insieme poetica unione di avventura, filosofia, mito e religione. Philip Pullman costruisce un universo di meraviglia e riflessione: un territorio mai visitato dalla poesia e dalla prosa, un vero e proprio nuovo mondo.


Pagine libro : 451
Titolo Originale: The Amber Spyglass
Traduzione italiana: Francesco Bruno
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A questo punto della saga, tutto è sul vassoio e ognuno può prendere le parti di chi vuole. Ci troviamo ad ammirare la magnificenza degli eventi senza sapere come Pullman voglia adempiere alle aspettative dei lettori, facendo si che il libro terzo della trilogia, diventi davvero importante.


Una storia intensa d'amore, di sacrificio, di fiducia e di lotte interne per il proprio Credo, e una visone emotiva prettamente connessa con il proprio Io interiore e anche famigliare, ove tutti noi ci aggrappiamo e ci portiamo dietro a volte come un fardello.


Nel libro si tocca a fondo la questione religiosa, e ritroviamo anche il personaggio di Mary( la suora che si ritirò dai suoi voti religiosi, perchè fondamentalmente era una fisica, e passò la sua vita ricercando- e probabilmente anche trovando - verità che la Chiesa non accettava, estirpandole ancora prima di poter integrarle con la loro)

"La religione cristiana è un errore molto potente e convincente, tutto qui" 
cit. di Mary Malone pag.379

Molte volte ciò che si perde, è quello che ci aiuta a smettere di soffrire... e se si ragiona un poco sù, su questa frase, si capisce è vero, è tutto vero.
Ma passiamo al Libro:

Nel precedente volume abbiamo lasciato Will che allontanatosi nella notte ritrovò suo padre, prima di perderlo nuovamente: Grumman ovvero John Parry, che gli dice di dover correre ad aiutare Lord Asriel, il padre di Lyra e fidarsi solo di queste sue ultime parole.





Un attimo struggente che uccide nel profondo ogni istante di felicità e cose mai dette tra figlio e padre...è stato parecchio duro come istante.

Subito da pag 35 vediamo come Will prenda in mano la situazione, e abbia la prontezza d'animo di esser presente a se stesso, nonostante il dolore e l'amarezza di un ritrovo volto all'immediato addio, verso quel padre cercato a lungo..... infatti il ragazzo viene presto scosso dalla presenza di due Angeli, Balthamos e Baruch, i quali vogliono portarlo di forza da Lord Asriel.
I due amanti erano connessi l'uno con l'altro, di un amore profondo che andava oltre la forma, oltre lo spirito e l'essenza stessa della ''materia oscura'' che pareva volgere un ruolo prestabilito  di qualsiasi vita esistente, in qualsiasi universo.

Ma nonostante le ultime parole del padre, e della presenza dei due angeli,  Will volle tornare da Lyra..
Non la trovò, trovando al suo posto, una cuccia vuota e la desolazione portata dagli spettri, che uccisero tutte le streghe.

Lyra fu portata via dalla Coulter, e lo scoprì grazie a Baruch.
La Coulter portò Lyra lontana da tutto e tutti, nascondendola in una grotta, e facendola perennemente addormentare con una ''magia'' potente del sonno.
La sopravvivenza della donna e di Lyra era dovuta a una ragazzina di nome Ama che credeva di aiutare la madre e la ragazzina;  come giustificazione al  sonno di Lyra, le fu detto era sotto un incantesimo potente di maledizione lanciato da gente perfida....
Ama ingenuamente ci credette, e continuò a portare cibo alla grotta, fin quando un giorno pensando di aiutare, andò dallo '' stregone '' del suo villaggio e si fece dare un rimedio per poter svegliare la ragazzina credendo di fare cosa gradita.
Scoprì però che la verità era un altra.... Anche se la parte che a lei restò segreta era che la Coulter aveva scoperto che la figlia era la rappresentazione della nuova Eva, Will in nuovo Adamo e Mary Malone il serpente... e non fu la sola a scoprirlo.

Nel frattempo Serafina, si mise in contatto con Iorek, l'orso corazzato, e gli comunicò  dell'amico morto ( Lee Scoresby) e dello straziante dolore nel vedere la terra spezzarsi in due, la terra del loro mondo, che per anni  fu fonte di vita, ora ridursi alla distruzione per una guerra che avrebbe cambiato tutti i mondi. 
Iorek fu portato dal corpo tenuto in composizione da un incantesimo di Serafina e per far risiedere l'animo dell'amico perduto in un tempio di ricordi e fedeltà, ne divorò le carni per nutrirsi e conciliare un patto di carne scritto nelle loro vite,  un patto di amicizia.

Serafina partì alla ricerca dei Gyziani e di Lord Faa, mentre Iorek tornò dal suo popolo  per iniziare a spostarsi su un altro lembo di terra in cui vivere fino a quando il  suo regno non fosse nuovamente prospero di cibo e ghiaccio: si dirissero verso Sud, con l'intento di Iorek di aiutare Lyra una volta trovato un posto per i propri sudditi.

Nel frattempo Lord Asriel  tramite Baruch scoprì che l'Autorità, ovvero l'essere angelico che tutti chiamano Dio, non aveva  più il controllo: il suo dominio fu quasi interamente affidato al suo reggente di allora che portava il nome di Metatron. 
Metatron non era altri che un tiranno, che cercava da sempre  un controllo assoluto dell'umanità,di  qualsiasi mondo e di qualsivoglia miriade di universi esistenti. 
Questa rivelazione costò però cara la vita a Baruch, che non tornò vivo da Will e Balthamos, straziando di dolore quest'ultimo in una maniera struggente. 

Così la guerra che voleva portare a compimento Asriel, ovvero di distruggere Dio,  assumeva una nuova urgenza, specialmente perchè  il Magistero inviò delle squadre del suo esercito per uccidere Lyra.

Balthamos ora che Baruch era morto, si ritrovava solo  con Will e solo nel sapere tutto questo...
doveva essere forte e non poteva ancora svelare al ragazzo che ora era più in pericolo che mai

''Balthamos si librò in aria. 
Non aveva detto a Will tutto ciò che lo angustiava, 
perchè voleva fare del suo meglio per  non preoccuparlo, 
ma sapeva che l'angelo Metatron,
 il Reggente, 
cui erano sfuggiti per un pelo,
 si era impresso bene in mente la faccia di Will. 
E non soltanto quella, 
ma tutto ciò che di lui sapevano vedere gli angeli,
 incluse parti di cui Will stesso non conosceva l'esistenza,
 come quell'aspetto del suo carattere che Lyra avrebbe chiamato Daimon. 
Will era in grave pericolo per via di Metatron adesso,
 e prima o poi Balthamos avrebbe dovuto dirglielo,
ma non ancora.
 Era troppo difficile,
 in quel momento.''
( pag.91)


Un personaggio molto importante  si delinea poco più avanti:
Mary Malone, il serpente metaforicamente parlando, che avevamo lasciato nel precedente libro,  ritorna, va in certa dei ragazzi dopo essere riuscita a parlare con la Polvere (la coscienza comune che era più vicina agli Angeli) e si ritrova in un mondo pieno di pianure, abitate da forme stranissime, a losanga, senza spina dorsale, con le ruote.. i mulefa. Un universo completamente sconosciuto, pronto a essere conosciuto per la prima volta...
Lì scoprirà che le creature sono una vera e prorpia comunità fatta di gesti e parole, e non le ci vorrà molto per impararne usi e costumi per imparare a instaurare un rapporto di fiducia e armonia con quel popolo, così diverso e così vicino a ciò che lei stessa era: un essere vivente con pensieri, in grado di amare.

Ci sono molti colpi di scena in questo ultimo libro della trilogia..
Come sappiamo, Lyra e Will rappresentavano i nuovi Eva e Adamo, Mary invece era il Serpente che avrebbe portato i due a fare una scelta.... ma nessuno immaginava qualse fosse.
Ma tornando a noi.....

Lyra viene salvata dalla Coulter, per poi decidere di avviarsi nel regno dei morti per incontrare Roger, il suo amico ucciso e Will deciderà di andare con lei, per poter rivedere suo padre...
La lama sottile però si ruppe nella grotta, a causa dei pensieri di Will, rivolti alla madre, e Iorek fu l'unico in grado  di riparare il coltello... anche se ciò significava mettere in pericolo i ragazzi, sapendo il luogo in cui volevano dirigersi.

Ovviamente i due riuscirono a varcare la soglia, ma fu doloroso e come se qualcuno strappasse loro l'anima, in tutto e per tutto...
Per poter attraversare quel luogo proibito, oltre a incontri inaspettati i due, Lyra e Will stesso che fino a quel momento non lo credeva possibile, e non sapeva di averne anche lui uno , scoprirono che avrebbero dovuto lasciare i loro Daimon.
Una scelta che farà la differenza e farà si che conduca tutto a un nuovo equilibrio...

La cosa più interessante in questo libro è che l'autore ci porta a una lettura tutta nuova di ogni personaggio, rendendo non scontato il comportamento che certe determinate azioni avrebbero dovuto avere. Niente è come uno si aspetta o crede di immaginare.

Lord Asriel e Marisa Coulter sono due genitori a dir poco assenti e lo sono anche stati, assenti dico nella vita di Lyra, e impensabili se si pensa che solo alla fine avranno a cuore la vita della figlia, senza doppi fini. ( anche se su Asriel qualche riserva l'avrei, dopotutto l'ho rivalutato molto...)
Credo che Marisa descrivi appieno i suoi sentimenti, quando nel parlare ad Asriel, poco prima di affrontare Metatron, l'angelo che si dichiarò Dio, quando un dio non era,fu :

'' Ho mentito con ogni fibra del mio corpo,
con tutta me stessa...
Volevo che non scovasse nemmeno un briciolo di bene in me,
e così è stato.
Non ce nè.
Però amo Lyra.
Da dove venga questo amore non lo so;
mi è piombato addosso  come un ladro nella notte,
e adesso l'amo a tal punto che il mio cuore brucia.
La sola cosa che potevo sperare era che i miei crimini fossero così mostruosi
da rendere il mio amore non più grosso di un seme di senape nella loro ombra,
e avrei voluto averne commessi di più gravi, 
in modo da poterlo nascondere ancora meglio..
Ma il seme di senape ha messo radici e sta crescendo,
e il piccolo germoglio verde mi sta squarciando il cuore,
e avevo così paura che lui lo vedesse..'' 
pag.350



In ogni libro, il titolo è l'oggetto chiave con cui si identifica  il senso del libro
Nel primo l'alietrometro, nel secondo il coltello chiamato lama sottile e qui il cannocchiale d'ambra che non è altri che un cannocchiale speciale costruito dalla stessa Mary Malone.
Il cannocchiale è il grado di vedere la polvere e in grado di vederne il flusso e la potenza di ogni singola entita... Ed è così che si riuscirà comprendere come alla fine di tutto,  l'amore è la chiave che guida i nostri cuori per poter stare vicini gli uni agli altri, aiutandosi, comprendendo quanto ognuno sia importante...dove Queste Oscure Materie, la Polvere, non è altri che le nostre emozioni, e più sono emozioni dettate positivamente dall'amore, più salvaguardiamo gli universi e il nostro mondo... per fare si che vi sia una Repubblica, e non un Regno dei Cieli.
Una differenza che può salvare ogni universo, ogni persona...

Nel finale della trilogia quando tutto si congiunge, quando Lyra e Will in contemporanea coi loro Daimon distanti, percorrono  sofferenza, luoghi, e prove, si ritrovano tutti da Mary nel mondo dei Mulefa.

Mary e i ragazzi ebbero modo di ascoltarsi, e raccontare tutti e tre la loro vita, e ovviamente la storia che fece da ''serpente'' fu l'amore.
Una curiosa e strana emozione da adulti, che però dava un senso a quello che le persone e i ragazzi stessi provavano.

Un finale forte, coraggioso, inaspettato...ma giusto. In cui ogni cosa ritrova un suo punto preciso in cui re iniziare lo scorrere del tempo... in cui vivere, ha un significato intenso di incoraggiamento a compiere grandi gesti per noi stessi.