venerdì 27 dicembre 2019

La voce delle ombre di Frances Hardinge

La voce delle ombre

di Frances Hardinge




Trama:
In una notte cupa e fredda, Makepeace viene costretta a dormire nella gelida cappella di un cimitero: lì nessuno potrà sentirla gridare terrorizzata nel sonno. Perché lei è molto diversa dalle ragazze che, nell'Inghilterra della metà del Seicento, vivono nel suo villaggio. Makepeace ha un dono, che è anche una maledizione: può accogliere gli spiriti dei morti che vagano alla ricerca di un nuovo corpo. E una sera, per la prima volta, è il fantasma di un orso a trovare rifugio dentro di lei. Quando intorno scoppia la guerra civile e Makepeace viene rapita da una famiglia nobile e misteriosa, l'orso diventa l'unico amico di cui può fidarsi. Insieme potrebbero cambiare le sorti del conflitto. Ma altri spiriti malvagi e potenti vorrebbero piegarla alla loro crudele volontà, per annientare il re e sconvolgere tutta l'Inghilterra.

Pagine del Libro: pag. 362
Titolo Originale: A Skinful of Shadows
Traduttore Italiano: Giuseppe Iacobaci

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"Fosti un errore, ragazzina"
disse semplicemente. 
"Ma un errore commesso con le migliori intenzioni "



Ci troviamo di fronte a una tragica perdita in cui la protagonista viene lasciata sola a sé stessa, senza alcuna risposta. 
La madre morta sotto ai suoi occhi durante una rivolta cittadina, era per lei un tormento. 
Per anni Makepeace aveva creduto di essere odiata da sua madre e invece non era così che davvero fu, negli anni che visse l'aveva voluta proteggere, facendo errori e non, da quella che era la sua discendenza : i Fellmotte di Grizehayes. 

Si sa che alle volte la folle ragione delle nostre convinzioni può venirci contro: fu ciò che scoprì Makepeace ben presto. 

Nei mesi successivi alla perdita della madre, la stessa obbligó per più volte è più anni, Makepeace a restare rinchiusa in una cappella del cimitero, per poter riuscire a combattere gli spiriti che infestavano quel luogo. 
Un domani questo le avrebbe permesso di riuscire a lottare contro i "lupi", i fantasmi dei quali la madre aveva il terrore e dai quali, la voleva addestrare, in caso di necessità,  difendersi. 
A quanto pare questa maledizione però non aveva avuto spiegazione da parte di nessuno.. 
Fu così che dopo la perdita della madre, Makepeace aveva il terrore dello spirito della madre... 
Si imbatte però in uno spirito alquanto strano, che alla fine sarebbe rimasto aggrappato a lei per l'eternità : un orso. 
Questa cosa la spaventava, perché era la prima volta uno spirito le abitava in corpo e lo nascose con tutte le sue forze, in primis perché aveva paura e in secondo luogo non voleva potessero fare a quello spirito del male. 

Con la morte e l'orso giunse anche il viaggio verso i Fellmotte e la supposta ricerca di una felicità che non avrebbe trovato fondamento. 

Arrivata a Grizehayes scoprì che anche suo padre era morto, ma già da tempo e sua madre scappò con lei in grembo per non lasciarla in mano a chi un domani l'avrebbe usata come contenitore. 
Le scappatelle dei Fellmotte erano riconoscibili dalla fossetta sul mento a cui Makepeace non si escludeva, per cui anche se la sua fu una nascita furtiva, alla fine fu accolta a Grizehayes per poter essere utile in un secondo momento. 

Gli unici alleati che aveva li erano l'orso che le faceva compagnia e James, che altri non era che un fratello di due anni più grande di lei, che aveva deciso sin dal primo momento che l'aveva vista, che avrebbe protetto Makepeace come la  sua sorellina minore. 

La storia si basa sul  voler scappare per sempre dal podere di Grizehayes e non tornare mai più. 
Ogni Fellmotte veniva preparato come lo può essere un involucro vuoto, per poter far spazio agli spiriti Anziani della stirpe dei Fellmotte. 
Nessuno aveva una propria vita e la schiavitù a cui erano e decidevano di legare i membri della famiglia era ineluttabile. 
Un destino orribile... 
Ecco perché sia la nostra  protagonista che James  cercarono più volte di andarsene, fallendo molte volte, ma sempre portando più esperienze al loro piano finale di lasciarsi alle spalle quell'abominio di posto. 
Purtroppo peró James  venne posseduto da  5 degli Anziani. 
Makepeace scappó alla ricerca di un medico, che avevo sentito sapeva curare le persone possedute da presenze esterne. 
Il viaggio di Makepeace inizia in realtà qui... Un viaggio che la porterà alla scoperta di sé stessa, di nuovi amici-spiriti, di come alla fine il suo dono possa in realtà essere per gli spiriti una Seconda, opportunità di vita. 


Il libro è strutturato in maniera intelligente, all'inizio del Seicento tra Inghilterra e Scozia, ma lascia molti imput e nozioni date, un poco sospese, in alcuni passaggi, non dandoci modo di indagare ulteriormente sui fatti che hanno portato a determinate situazioni o dettagli inerenti ai personaggi. 
Però ho davvero apprezzato la crescita del personaggio di Makepeace, e di come sia riuscita a non aver più paura di vivere, trovando nella figura dell'orso un motivo significativo nel lottare per qualcuno. 
Una simbiosi di esperienze, un dare e avere che l'ha portata a non vergognarsi di ciò che l'orso rappresentava e le ricordava: l'orso era stato ucciso dai suoi padroni del circo, costretto a orribili sofferenze per danzare a piacimento umano su due zampe, senza famiglia o compagni.

Le ombre che si insinuano dentro di noi, pericolose, pronte a distruggere i nostri pensieri e la nostra anima, per sopravvivere loro stesse in eterno... Questa cosa è molto macabra eppure un lieto fine di opportunità e speranza ci viene dato dall'autrice.
Alla fine non tutti gli spiriti mirano alla distruzione delle anime viventi, e si può  vivere in simbiosi, aiutandosi a vicenda, facendo del bene. Questo messaggio che inizialmente non vede luce, a poco a poco leggendo le pagine di questo libro, si fa spazio nella mente del lettore, lasciando un sorriso nell'immaginare  questo meraviglioso viaggio di vita di James e di Makepeace.

Mi piacerebbe davvero un secondo libro di questo bel testo.. 

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