martedì 4 dicembre 2018

After Dark di Haruki Murakami

After Dark 

di Haruki Murakami





Trama: Un giovane jazzista, un esperto informatico, una prostituta picchiata da un cliente, la manager di un love hotel, una ventunenne che vegeta in uno stato semi-comatoso, e sua sorella, ragazza solitaria e inquieta. In una Tokyo aliena, nell'arco di una sola notte i destini di queste persone finiscono per incrociarsi facendo emergere un inatteso senso di umana solidarietà.

Pagine Libro:178
Traduzione italiana:Antonietta Pastore
Titolo Originale: Afutā Dāku

Ad alcuni questo libro non è piaciuto perchè al contrario di altri dello stesso Murakami, scorre veloce, e nell'arco di una notte, se pur abbiamo il completo quadro di due personaggi principali, il resto pare scivolare via laciandoci un sacco di domande.
Ma non è questo alla fien lo scopo della notte?! Io credo di si. Perchè come in questa Tokyo, del libro, le persone di notte vivono le paure, i pensieri e la loro vita anche nello scorrere del sonno e non ci rendiamo conto che la stiamo vivendo, la lancetta non si ferma... nemmeno se noi chiudiamo gli occhi.
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''E' divertente sai?! 
La memoria umana è veramente qualcosa di strano. 
Cè conservato dentro un sacco di cianfrusaglie, 
come un cassetto.
Mentre le cose importanti, 
quelle realmente necessarie,
 svaniscono una dopo l'altra. (...)
Sai per la gente i ricordi sono solo un combustibile per la vita. 
Che un ricordo sia importante o meno, 
in pratica fa lo stesso, 
è soltanto combustibile. 
La vita và avanti comunque.
 Un foglio di giornale,
 un libro di filosofia, 
una stampa erotica,
 un mazzetto di biglietti da diecimila...
è uguale, 
quando finiscono nel fuoco,
 diventano semplici fogli di carta.
Non è che il fuoco mentre brucia pensa 'Thò, questo è Kant'
 oppure
 'Ecco l'edizione serale dello Yomiuri Shinbun'
 oppure 
'Ma guarda che belle tette'. 
Per il fuoco sono soltanto fogli di carta, 
niente di più.
 Bè con i ricord iè la stessa cosa.
Quelli importanti, 
quelli cosi-così, 
quelli completamente inutili, 
sono solo combustibile,
 tutti quanti senza distinzione (...) ''

Il romanzo After Dark, si svolge tutto nell'intero arco di una notte ed ogni capitolo del libro ha segnata un ora, sotto forma di orologio che ne scandisce la sceneggiatura che andremo a leggervi.
L'inizio è al Denny's bar in cui incontriamo una giovane di nome Mari che se ne sta per i fatti suoi in un tavolo, a sbuffare perchè non ha fatto in tempo a prendere il treno che l'avrebbe riportata a casa.
Studiava cinese e questo tra qualche pagina potrebbe tornarci utile ricordarlo.

Da pg.14-15 vediamo apparire Takahashi, un ragazzo che entrato al bar riconobbe in Mari qualcuno di conosciuto. 

Eri la sorella di Mari, era persa per un ragazzo, e chiese a quest'ultima di andare ad un appuntamento a quattro per aiutarla.
Takahashi era il designato a reggere il moccolo alla coppietta assieme a Mari, ma lei non ne fu molto felice quando si vide questo ragazzo prendere la sedia, sedersi di fronte a lei e cercare di attaccare bottone come se fossero grandi amici.

Per questo a un certo punto il ragazzo prende e se ne va dicendole che avrebbe suonato poco più avanti con un gruppo a casa di amici e volendo avrebbe potuto raggiungerlo, cosa che lei non si sognava momentaneamente di fare.

Fatto sta che però Mari a un certo punto vede una donna che va da lei dicendo che Takahaskih glielo ha suggerito:  la signora gestisce un Love Hotel di nome Alphaville, e una delle sue ragazze è stata picchiata dal cliente, ma il problema è che è cinese e nessuno la capisce.
A parte le domande iniziali che ogni lettore si possa porre su Takahashi ( tranquilli la motivazione è meno erotica di quello che sembra e ancora più logica di quanto si immagini) , è bello soffermarsi sul nome del Love Hotel.
Ricercando per internet tra recensioni e opinioni di chi è appassionato di Murakami e i suoi libri e tutto quello che ne consegue, oltre a confronti personali con le persone ne è venuto fuori che il nome è preso da un film, e che lo stesso fa riferimento alle punizioni inferte a tutti coloro che osavano rendere partecipi gli altri delle proprie emozioni.
Ed è molto interessante, se pensate a cosa Murakami lo ha associato.

A pag.36 Mari che alla fine decide di aiutare la donna, viene a scoprire che la ragazza cinese è stata picchiata perchè non poteva soddisfare le esigenze del cliente, e una volta postogli il problema dell'avere il ciclo, questo si è talmente infuriato che è successo ciò che sappiamo.

Ovviamente dopo quanto accaduto Mari non può fare altro che andare da Takahashi e riferirgli cosa era successo e come si erano evolute le cose. 


Si incomincia dunque da qui a conoscere Mari ...che si scopre soffre perchè si crede inferiore alla sorella Eri che fa la modella ed è di una bellezza abbagliante. 
 Eri dal suo canto non ha mai compreso la sofferenza della sorella dal momento la sua bellezza e il suo lavoro non sono motivo di pregio nella sua vita, perchè non le portano felicità, al contrario da due mesi è diventata un involucro vuoto e dormiente.

Purtroppo Eri prende dei farmaci, e non è più presente a se stessa. Cercare di essere sempre perfetta non è che sia una vita acqua e rose. Durante la lettura lei è sempre dormiente,  quasi da dare fastidio mentre a letto diventa paranoica e piccola, minuscola, con le sue paure di svanire mentre un uomo in ombra la osserva come a ricordarle che tutti sanno delle sue debolezze.

Poco più avanti si conoscerà anche Shirakawa, un impiegato sposato e con un lavoro, che però alla sera è facile vada con le prostitute, tanto che una sera si ritroverà ad averne picchiata  e poi lo si vedrà tornare al suo lavoro come se nulla fosse. Come se tutto ciò che era accaduto fino a un attimo prima non avesse importanza. Nella società giapponese non ha sfogo, e quest'uomo che non è normale a dire della sottoscritta, non si sofferma minimamente a pensare alle sue azioni.
Ha perso il controllo, e la poveretta cinese non aveva colpa ma nonostante tutto cè un immagine in cui si capisce come la realtà per lui sia staccata alla notte: davanti allo specchio si guarda e vede la sua immagine come una proiezione del vero se stesso, quello che vive realmente, con cattiveria ed odio per il mondo, ma non fa che osservarle quell'immagine, mettersi a posto e ignorare il riflesso per poi continuare la sua vita. Come se tanto le proprie azioni non valessero il peso che comportano per chi le subisce.

Ci sarà anche Takahashi, un giovane che  alla fine, prova dei sentimenti per Mari e le racconta della sua vita, e di come sia cambiato da quando ha scelto di seguire i corsi di giurisprudenza.
Andando a fare  il giurato in tribunale, inizialmente era annoiato, e gli sembrava sempre tutto programmato, ma dal momento che cominciò a capire quanto potessero essere importanti le decisioni dei giurati, e come una vita innocente potesse essere spezzata per la noia, o per la superficialità di ciò che poteva essere la presenza di quelle persone che venivano chiamate dalla corte per aiutare il parere del giudice, bè... decise al sua strada, perchè quello che succedeva lì, in tribunale, apparteneva a tutti.
Chiunque non ne era fuori, e voleva fare qualcosa.


All'inizio, prima di spiegarvi di cosa tratta il libro ho voluto come sempre riportarvi una frase che del libro, mi ha colpita,  e ho scelto quella inerente ai fogli di carta che bruciando in una fiamma possono essere di mille sfumatore, mille e più provenienze e qualità di carta diverse, ma sempre uguali quando bruciano assieme nel fuoco; quel discorso lo sta tenendo Mari e la gestrice del Love Hotel, e da molti spunti su come le persone vivano aggrappate a ciò che era e non vivano ciò che cè nell'ora.

Io non sono un amante accanita di Murakami, ma ne ho sempre sentito parlare molto bene ed ho ovviamente voluto incominciare a leggere le sue opere.
Come dice in uno dei suoi libri : '' Se leggete solo i libri che stanno leggendo tutti gli altri, state pensando solo ciò che chiunque altro sta pensando''.
 La frase è presa da Norwegian Wood, altra opera dello stesso che però è un poco più pesante di atmosfera, ma è vera, è una frase vera che delinea come sia facile farsi abbindolare e dare giudizi.
Leggete quanto più potete.
Certamente ognuno ha i suoi gusti, e ognuno ricerca ciò di cui ha bisogno.. io per prima non andrei mai nel settore thriller o gialli, ma perchè negli anni della mia vita ho sempre preferito e avuto bisogno di altro, ma ciò non toglie che io abbia letto molti gialli e qualche thriller per poter avere una mia opinione, e semmai dovesse essere, un libro è sempre un libro.

Ecco dunque che invito le persone a leggere anche Murakami come ho fatto io, e moltri altri autori giapponesi perchè ci sono molte cose interessanti anche nella loro scrittura e nel loro raccontarsi.




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