sabato 13 giugno 2020

Il codice dell'anima di James Hillman

Il codice dell'anima 

(carattere, vocazione, destino)

di James Hillman





Trama: "Per decifrare il codice dell'anima e capire il carattere, la vocazione, il destino, nel suo best seller Hillman si ispira al mito platonico di Er: l'anima di ciascuno di noi sceglie un "compagno segreto" (daimon lo chiamavano i greci, genius i latini, angelo custode i cristiani). Sarà lui a guidarci nel cammino terreno. Eminenti modelli sfilano sotto l'occhio stregonesco di Hillman ... Il suo set è affollatissimo. Judy Garland, Joséphine Baker, Woody Allen, Quentin Tarantino, Hannah Arendt, Manuel Manolete, Henry Kissinger, Richard Nixon, Truman Ca-pote, Gandhi, Yehudi Menuhin, Elias Canetti e tanti altri, con le loro storie d'infanzia e maturità abilmente sezionate dal bisturi analitico, testimoniano apoteosi e disastri. Ma nell'età della psicopatia il ruolo del protagonista spetta a Hitler: il suo demone gli ha cucito addosso la divisa di un prototipo, il criminale dei tempi moderni. Forse di tutti i tempi." (Enzo Golino)

Titolo Originale: TheSoul's Code: In Search of Character and Calling
Traduzione libro: Adriana Bottini
Pagine Libro:410
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Comincerò con il dire che il Daimon come figura è già stata portata tante volte alla nostra attenzione, basti pensare all'autore  della saga di Queste Oscure Materie, meglio nota come la saga de La bussola d'oro di Philip Pullman.

Per nostra concezione è molto più semplice accettare Luce ed Ombra ma non la concezione di Anima.
Hillman parla dei Daimon, come un prolungamento di noi stessi: la nostra Anima, la quale sa ogni cosa della sorte che abbiamo deciso di vivere e ci aiuta ad adempiere alla nostra missione di crescita, perché sarà la nostra vocazione.

Alla nostra attenzione viene portata :
La  teoria della ghianda, nella quale ognuno di noi incarna l'idea di stesso, e come la quercia nasce dalla piccola ghianda, anche la persona porta dentro di sé un parte di verità, o un'immagine, in attesa di essere vissuta ma è invisibile agli occhi.. quella piccola ghianda non a caso rappresenta la nostra chiamata personale sulla Terra.
Ogni ghianda può diventate una quercia, proprio come la nostra anima può portarci a compimento del nostro destino sulla Terra, aspirando a una ragione per la quale siamo e viviamo.

L'umanità ha smesso di comunicare con la propria anima e dunque sono sorti molteplici problemi e ad oggi molti ancora sbagliano nella loro visione che è solo il corpo a dover essere preso in considerazione.
È proprio con questo approccio sbagliato che ci si ammala e non solo fisicamente.

Infatti Hillman ci dice subito :

"Voglio rovesciare il modo di pensare della psicologia quale è insegnata e praticata oggi, 
nel tentativo ambizioso di redimere alcuni dei suoi peccati."

Ciò che  impariamo leggendo questo libro è che due sono le spinte verso questa vita che poi raggiunge il compimento iniziale, una volta venuti al mondo : Ragione(Nous, la mente ) e Necessità (Ananke).

Per quanto la ragione tenti di sovrastare e  sia sempre stata più forte, nell'essere ascoltata, alla fine sarà sempre necessario vivere ciò che viviamo e quindi, avremo una causa mutevole  che rompe gli schemi nel momento stesso in cui non ce lo aspettavamo: la nostra parte irrazionale ci parla e piu non viene ascoltata, più premerà per esserlo.

"Ciò che facciamo, 
è solo ciò che poteva essere.
Ciò che poteva essere è un' astrazione 
che resta una possibilità perpetua 
solo nel mondo delle ipotesi.
Ciò che potrà essere e ciò che è stato..
Tendono a un solo fine,
che è sempre presente" cit.T.S.Elliot



Platone in un suo scritto disse infatti che :
ciascuna anima ricevente la sorte a lei assegnata (e scelta)  grazie alle Moire.
Queste divinità altri non erano che Ananke ( Necessità o anche chiamata Atropo) che sedeva sul trono con alla sua sinistra la figlia Clòto e alla sua destra la figlia Lachèsi che l'aiutavano  a rendere il passaggio dell'anima sulla Terra irreversibile, su una tela.
Ananke infatti stabilisce la sorte scelta dal Daimon donando la necessità ... né cattiva né buona, né garante né vuota, solo necessaria al percorso che inevitabilmente dovrà affrontare.

Un tema che tocca particolarmente le prime pagine, e che ci porta a una propria visione romantica del divenire attraverso il nostro ascolto del Daimon (o se avete più piacere angelo custode, parte di noi, cuore, ecc) è  che ci dà strumenti adatti per capire che so
guardando al bambino/a che si era, si potrà vedere e capire che era già tutto scritto e che tutto quello che è stato è stato necessario.


Una cosa che è molto importante e Hillman ce la fa capire bene è che non si deve definire noi stessi in base a come gli altri ci definiscono.
Non e importante quante che sia le cose che possano sembrarci disgrazie o dolori o gioie, ma è importante il comprenderci e riuscire ad andare di pari passo con il proprio Daimon.

Dobbiamo ricominciare a comprenderci.. non di andare in terapia o soffocare con qualche pillolina il nostro Essere e cercare le risposte al di fuori  di noi stessi.
E soprattutto nei bambini, parte principale di questo libro meraviglioso, non bisogna fermarsi a vedere i loro disturbi comportamentali come sintomi di malattie incurabili, ma vederle sotto una nuova veste di preparazione per l'adulto che si manifesterà poi nel tempo.
Molti esempi vengono presi e portatici ad esempio e io per prima a pensarci ho trovato svariate manifestazioni della mia volontà nella me stessa bambina che riportano al mio divenire ora, adesso, nel mio presente.


Ma a me non può che venir anche alla mente  una bellissima frase che sentii durante una conferenza in cui si faceva riflettere su come l'uomo sia stato privato della capacità di guardarsi dentro.. su come una volta, gli antichi avessero ben più chiara la cura a molte malattie.. "non consideravano Dio in Cielo, ma nel proprio cielo" ed è una grossissima differenza ,di una differenza non da poco.
Tremenda.
Specie se la si considera per quel che realmente sta a intendere.

Nel libro viene anche detto come esista anche la parte malvagia e non solo quella idilliaca dell'Anima..
Verrà trattata anche la parte più spaventosa della ghianda, quella del "Cattivo Seme" come fu quella di Hitler e altri serial killer

"La ghianda si manifesta non soltanto come angelo che guida, 
ammonisce, 
protegge, 
consiglia, 
esorta, 
e chiama. 
Si esprime anche con una violenza implacabile "


Se è vero che non abbiamo scelta, perché già tutto scelto, non vuol dire che le nostre azioni siano giustificate... 
Ricordiamoci come se pur tutto sia già stato deciso, non è ancora compiuto ed è necessario viver sulla propria pelle la vita, senza guardare a rimpianti o rimorsi che non fanno che bloccare ciò che siamo e stiamo diventando nell'ora.

Insomma.. alla fine questo libro come molti altri di James Hillman   fu un lascito all'umanità preziosissimo.

Vi lascio anche a chi potesse interessare 
Il link per accedere alla homepage dell'istituto James Hillman Italiano.

https://www.istitutojameshillman.org/it/


2 commenti:

  1. Sembra un libro interessantissimo e fuori dagli schemi e pare trattare argomenti che mi toccano da vicino. Hai sviluppato benissimo i vari temi e si vede che questa lettura è importante per te e che rispecchia il tuo modo di pensare. Complimenti ❤️

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  2. Bellissima descrizione, credo proprio che lo recupererò!

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