giovedì 16 maggio 2019

Il canto del ribelle -la vera storia di Loki- di Joanne Harris


Il canto del ribelle

-la vera storia di Loki-

di Joanne Harris




Trama:
Per Loki, il dio delle fiamme, l'accoglienza ad Asgard non è delle migliori. Nella città dorata  tutti diffidano di lui, nonostante Loki goda della protezione di Odino. Quello è il regno della perfezione, e per lui entrare nella schiera delle divinità più importanti è impossibile. È la sua stessa natura ribelle a impedirglielo. Ma arriva il momento della sua riscossa. Il mondo delle divinità è agli sgoccioli, una profezia ne ha proclamato la fine imminente. E Loki potrà mettere le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti.  E di scoprire se i suoi poteri e la sua astuzia possono davvero salvarlo dalla fine che minaccia i Mondi e le creature, umane e divine, che li abitano

Pagine Libro:316
Traduzione: Laura Grandi
Titolo Originale: The Gospel of Loki
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"È così che le religioni e le storie si fanno strada nel mondo,non con battaglie o conquiste, ma con poemi, Jennings e canzoni, tramandati fra le generazioni e messi per iscritto da studiosi e scrivani.Ed è così che, circa cinquecento anni dopo una religione, con il suo nuovo dio è venuta a soppiantarci: non attraverso una guerra, ma tramite libri, storie e parole"

Così Loki il Focoso, altresì conosciuto come figlio del Caos, un granello di sabbia in quell'immenso Inferno senza Ordine, vuole cominciare a narrare ciò che ha vissuto dall'inizio alla fine (?!) della sua esistenza.

In molti hanno sentito un sacco di racconti della mitologia nordica, e degli Dei che capitanati da Odino, governavano sui nove regni esistenti su Yggdrasil.. in molto sanno  di come Odino era il Padre di tutto questo.
Tutti sanno delle crudeltà degli dei ai quali venivano offerti sacrifici che agli stessi poco importava e molte altre leggende .. ma nessuno sa effettivamente la storia di Loki, o magari non ci si è mai soffermati così tanto da chiedere informazioni a riguardo.

Odino dopo aver vinto la sua guerra più dura, era paranoicamente, come in tanti sanno, preoccupato e agognava con tutto il suo essere la vita... Terrorizzato dall'arrivo di Ragnarok, che avrebbe portato alla distruzione il suo regno.
E fu anche questo che lo portò a volere nel suo regno un poco di quel Caos ,che l'Ordine aveva eliminato (oramai l'Ordine faceva da padrone in tutti i regni, dato che si era giunti praticamente alla pace,una pace che non lasciava spazio alla gloria e aveva lasciato i guerrieri oramai disoccupati) .
Così incatenò a sé, un figlio del Caos, Loki.
Egli fu prelevato da Odino che gli diete forma o meglio, gli diede un Aspetto, da umano.. e ciò comportava avere a che fare con i sentimenti, con il dolore, con l'avere un anima e via dicendo, permettendogli la divinitá ad Asgard.
Loki però era figlio del Fuoco e purtroppo per.quanto Aspetti potesse mutare, per quanto potesse tornare  in forma di fuoco, così come da principio, nulla sarebbe più tornato come prima...
Diciamo che vigeva la regola " conosco il tuo nome, così io ti comando" perché sapere il reale nome di qualcosa-qualcuno significava poterlo avere in pugno e comandarlo o fargli fare giuramenti di sangue,non spezzabili.
Ovviamente "Loki" era solo uno, dei tanti nomi .
Poco importava. Fu abbastanza per Odino.. che aveva bisogno di qualcuno che portasse innocentemente un poco di Caos per poter poi risolvere tutto e passare da eroe.
Come dicevo poco prima per Loki significava essere intanto un traditore agli occhi del Caos (Sut) e quindi non sarebbe più potuto tornare lì(anche infrangendo il patto) e se pur ad Asgard, come "fratello" di Odino.. bè aveva avuto un dono quale l'Aspetto umano , e questo significava vulnerabile e poteri enormi in quanto figlio del Caos, sempre e comunque, ma anche  dei piccolo limiti.

Poco importa però, ad Asgard per quanto Loki fosse gentile diciamo, era sempre uno straniero.
Per quanto si fidasse, tutti lo bullizzavano.

Ci furono episodi che lo portarono a odiare gli dei.
Ci furono parecchi episodi...
Come dargli torto però, se alla fine faceva il lavoro sporco del Generale , del Padre degli Dei, del Saggio Odino insomma.... Se poi alla fine raccoglieva briciole e dolore.

Io almeno, non lo biasimavo prima e sinceramente non lo biasimo nemmeno ora. Si avrebbe potuto fare scelte differenti, ma annullarsi per gli altri e poi restare senza neanche un grazie , credo trasformi la bontà incondizionata, a poco a poco, in risentimento, e cose poco piacevoli da provare.
Senza contare l'orgoglio ferito... Brutta bestia.


In tutto questo però  Loki fu dato obbligatoriamente in moglie alla dea Sigyn, da cui ebbe due gemelli Narfi e Vali (in seguito uccisi da Odino) e ebbe anche storie fuori da quella gabbia che gli fu imposta... Generando dall'amante Angrboda (da lui chiamata Angy bonariamente nel libro) ben tre figli :
Fenny, un lupo mannaro che restò nella foresta di Ferro con la madre;
Hell, che fu messa a governare la Terra dei morti ove avrebbe potuto al suo interno avere leggi che neasuno, nemmeno Odino o altri dei avrebbero potuto cambiare .. e alla fine lui, il serpente, Jourmungand conosciuto come il serpente dei mondi.

In questo il "Vostro Umile Narratore" come si racconta Loki, dato il Libro parla in prima persona, è un vero e proprio racconto dalle memorie diciamo dello stesso, spiega tutto ciò che è avvenuto poi, senza portare il lettore dalla sua parte o meno... Ma lasciando a chi legge, il libero arbitrio.

Sta di fatto che vi è una frase nel libro,che racchiude ciò che la malia della persuasione, insinuata oramai nella vita di Loki, ha portato lo stesso a subire terribili conseguenze:

"Avevo cominciato a credere n
mito che mi era cresciuto attorno:
 a pensare di meritarmi un trattamento speciale;
 di essere al di sopra della legge.

L'orgoglio,
il più divino dei difetti,
Mi teneva in pugno ed ero beatamente ignaro del crollo che mi attendeva"


Un libro maestoso e davvero ben fatto.  Ho provato quasi pietà per Odino, capendo quanto la sua forza, nonostante la presunzione di poter essere più potente di tutti e onnisciente, lo abbia condotto a cercare un amico a cui voler bene ..
Purtroppo era un amicizia di convinzione. 
Un pazzo, convinto di amare come un fratello,come un suo figlio, Loki.. ma la trasformazione e l'ego.. hanno portato solo odio e fatto sì che Loki nonostante avesse messo del suo, fosse portato all'odio.
Portato lì dove lo hanno messo.
Figlio del Caos, strappato a esso 
Figlio del Caos,messo  segretamente in gabbia .
Figlio del Caos, con cui hanno messo una farsa di famiglia nella vita ...
Insomma, Loki a me è sempre piaciuto, nonostante tutto.
Sicuramente, ribadisco, questo libro è un gioiellino.


1 commento:

  1. Mi hai incuriosito un sacco, lo metto nella mia wish list, grazie per la dritta

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